Tre brani dedicati ai nostalgici

Tre brani dedicati ai nostalgici

Che fine ha fatto Bobbie Gentry? Ma chi è Bobbie Gentry, direte voi. Fu lei a salire sul palcoscenico del teatro Ariston per cantare La siepe , in abbinamento ad Al Bano Carrisi. Era Sanremo 1968. Arrivarono noni, ottenendo 92 voti in quel festival vinto da Sergio Endrigo e Roberto Carlos con Canzone per te . Di lady Gentry si sono perse le tracce al punto che nel 2012 la Bbc allestì un programma dal titolo Che fine ha fatto Bobbie Gentry . All'epoca festivaliera Carlo Conti non aveva ancora compiuto sette anni, mentre il ragazzo di Cellino San Marco, di anni ventiquattro, già aveva venduto un milione e mezzo di copie con Nel sole e aveva partecipato al giro italiano degli Stones, insieme con gli Stormy Six e i New Trolls. Non so che nesso ci potesse essere fra lui e Mick Jagger, Keith Richards o Brian Jones, ancora vivente. Ma la storia della musica leggera non prevede logica, quel festival vide l'eliminazione, prima della rassegna, di Meraviglioso di Mimmo Modugno ritenuta modesta e inadatta.

Come un ulivo secolare Al Bano ha resistito a qualunque intemperie, nemmeno la maledetta xylella, che sta avvelenando e uccidendo gli alberi della sua magica terra, potrebbe molestarlo. Quarantasette anni dopo, Al Bano è ritornato come ospite, gli era già capitato nel 2013, regnante Fazio. Stavolta, però, non da solo. Al suo fianco non c'era lady Gentry ma Romina Power che è stata moglie sua e madre di quattro figli. È la nostalgia canaglia, come titola una canzone presentata dalla coppia al Sanremo dell'87, è voglia di riproporre un quadro che era andato in frantumi ma ha ritrovato la cornice. Al Bano non fa parte di correnti politiche, non si schiera, non partecipa a cortei e manifestazioni di partito, non sventola bandiere, vive, canta, lavora, produce, è una dote e un limite nel mondo dei cosiddetti artisti che imparata l'arte la mettono da parte per occuparsi di altro.

A settantuno anni Al Bano indossa un cappello bianco di paglia, come usava fare suo padre Carmelo, al quale spedì il primo assegno di nove milioni di lire perché comprasse un trattore.

Ha cantato come nel '68, ma con uno smoking di una taglia inferiore che stava per soffocarlo, Romina Power, bella, ha smarrito l'appiglio sessuale e sensuale che ne aveva fatta la ragazza più erotica del cinema nostrano ( Femmine insaziabili , I caldi amori di una minorenne ). Carlo Conti ha fatto da pronubo, invitando al bacio davanti a spalti gremiti. Romina è sembrata morire dalla voglia, Al Bano ha mimato appena sfiorando le gote imporporate di lei, delusa e poi amareggiata dall'ennesima e sciocca allusione del suo ex alle cause in tribunale.

Quattro canzoni, una fetta di vita per chi ha voglia di ricordare.

In fondo è la chiave per restare vivi o per annegare nella nostalgia. Mentre Al Bano e Romina cantavano a Sanremo, in contemporanea Salvini e la Serracchiani, Fassino e De Magistris si esibivano fra Rai 3 e La 7. Un altro festival italiano.

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