Il Bagaglino festeggia trent'anni dal suo esordio in tv. Pier Francesco Pingitore sa ancora raccontare un'Italia che ride di se stessa, a colpi di comici e primedonne, paillettes e sketch spiazzanti. Alla compagnia più satirica di sempre è dedicato lo speciale di Matrix Chiambretti, questa sera su Canale 5. Poi domenica in seconda serata ci sarà Magnamose tutto!, versione per la tv dello spettacolo debuttato a novembre in teatro.
Valeria Marini arrivò al Bagaglino nel '93. Sul palco del Salone Margherita ha avuto modo di raccontare le sue due anime. Quella popolare, che le ha fruttato in questi anni più di duemila cover. E quella più sofisticata, che ha collaborato con Sofia Coppola o che ha esordito con Neil Simon ne I ragazzi irresistibili. «In questa versione televisiva dello spettacolo interpreto Marilyn Monroe. Quella fragile, usata dagli uomini e in eterno conflitto con il suo Arthur Miller».
Come mai questo ritorno al Salone Margherita?
«Venivo dal Grande Fratello Vip, era un periodo molto impegnativo per me, ma ho accettato a occhi chiusi. L'ho fatto per riconoscenza verso chi mi ha dato successo, cioè Pingitore. E ho fatto bene, il teatro in questi tre mesi era sempre strapieno».
Che senso ha riportare il Bagaglino in tv?
«Fare satira sulla politica, anche se la politica di oggi fa satira da sola. E poi ci sono attori che vale sempre la pena vedere, come Martufello, Carlo Frisi, Mario Zama, che interpreta Beppe Grillo. Lo fa identico...»
Qualche aneddoto passato?
«Penso a Oreste Lionello, il suo cuore è ancora lì su quel palcoscenico. Al mio primo provino per il Bagaglino ero emozionatissima. Non conoscevo il cabaret, venivo dalla prosa e dalla moda. Poi debuttai e subito catturai l'attenzione del pubblico. Lui mi diceva tu sei la primadonna che fa ditta, voleva cioè che il mio nome fosse scritto ben grande in cartellone».
Cosa ha pensato, quando Pingitore la scelse?
«Ero insicura. Mi dicevo vorrei fare ancora altro teatro e cinema. Poi accettai e mi ha aperto mille porte. È un uomo molto colto, ma anche parecchio severo. È il mio papà artistico. E poi il Bagaglino mi ha regalato anche l'amicizia con Pamela Prati».
Al netto degli attriti iniziali...
«Lei se n'era andata. Arrivai io, più giovane, completamente diversa da lei. All'inizio i rapporti tra noi erano un po' tesi, non mi vedeva di buon occhio. Poi ci siamo conosciute e lì è cambiato tutto».
Parliamo di lei. Icona sexy dagli anni Novanta, è stata la prima italiana nel '95 a fare un calendario.
«Ero testimonial di un'azienda e vedevo che in America le donne facevano calendari. Allora lo proposi anche qui. Ne ho fatto anche uno con Helmut Newton, tre milioni di copie. Ho devoluto i proventi in beneficenza. Ho creato fondi per costruire un'ala di un ospedale in Romania. Per me, se fatto in questo modo, ha un senso».
Quest'anno compirà 50 anni. Come lo vive?
«Ho sempre preso la mia immagine e la mia vita con ironia. L'ottimismo ti lascia giovane, nonostante le sofferenze. Sono una persona che non se la prende, gli attacchi mi feriscono, ma poi mi scivolano via».
Al GfVip spesso veniva attaccata. Lo rifarebbe?
«Volevo che il pubblico mi vedesse in maniera diversa, ho firmato all'insaputa di mia madre, che lavora con me e non era favorevole. È stata durissima, ma a volte devi fare scelte di rottura. Un'esperienza che non rifarei, ma da cui mi pare di essere uscita molto bene. Almeno così mi dice la gente».
In passato le è stato anche chiesto di scendere in politica, così lei ha dichiarato..
«Ho sempre rifiutato perché in politica non ci si può improvvisare. Poi in Italia è meglio stare all'opposizione, perché se sali al Governo non ti danno la possibilità di fare niente. Criticare è facile, costruire lo è molto meno».
Non ha mai nascosto la sua simpatia per Berlusconi.
«È ancora viva.
Non dimentichiamoci che ha dato lavoro a migliaia di famiglie. È venuto spesso in teatro a vedere gli spettacoli del Bagaglino, il pubblico lo acclamava. Ha un grande carisma. Infatti, se ci pensiamo, per mettere in difficoltà lui, hanno messo in ginocchio l'Italia»
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