Cultura e Spettacoli

"Vent'anni dal mio Gf. Casalino già ambizioso, Taricone dolcissimo"

La protagonista del primo Grande Fratello, Roberta Beta: "Mi riconoscono ancora dal tono di voce"

"Vent'anni dal mio Gf. Casalino già ambizioso, Taricone dolcissimo"

«Quando incontrai gli autori del Grande Fratello bisbigliarono tra loro questa dentro porta uno scompiglio assurdo. E mi scelsero». Roberta Beta, oggi mamma di Filippo di 18 anni, è stata tra i nomi più forti della prima edizione. Carismatica, a tratti polemica, senza peli sulla lingua. «A volte al bar, quando chiedo un caffè, qualcuno mi riconosce dalla voce». Il GF ha appena compiuto vent'anni, dopo un mare di edizioni vip e nip, ma i nomi da ricordare non sono poi tanti. Per la Beta, 35 anni all'epoca del reality, una volta fuori c'è stata tanta radio, un libro (La Grande Sorella, edito da Baldini e Castoldi) e di recente, un ruolo di opinionista a Pomeriggio Cinque.

La fermano ancora per strada?

«Certo, eppure sono stata dentro solo 28 giorni. Un'esperienza pazzesca, che rifarei domani. Magari con gli stessi concorrenti, una riedizione vent'anni dopo».

Perché ha partecipato?

«Facevo la Pr, volevo mettermi in proprio aprendo una mia agenzia. Sapevo che c'era un montepremi finale di 250 milioni di vecchie lire. In quel periodo col GF guadagnai tanto, ma non ho aperto nessuna agenzia. Dopo un anno sono diventata mamma».

Ma come ci è arrivata, nella Casa?

«Un mix di casualità e determinazione. Ero nell'ambiente della comunicazione e mi presentai a un casting a Milano. Capii subito di aver fatto una buona impressione, ma avevo già partecipato a La ruota della fortuna. Sembrava un ostacolo, poi raccontai qualche aneddoto di me e... passai».

Perché la scelsero?

«Per il piglio. Perché non avevo paura di dire la mia».

Una volta uscita?

«Avrei potuto fare molto di più, ma ho avuto paura di finire tritata dal mondo dello spettacolo, da una certa tv. Il produttore Pascal Vicedomini mi disse se vuoi far carriera devi farti seguire da Lele Mora non accettai, avevo paura che la situazione mi sfuggisse di mano. Una volta dissi di no anche a Maria De Filippi, mi voleva arruolare come opinionista in una delle prime edizioni di Uomini e donne, rifiutai e lei mi raddoppiò l'offerta economica. Rifiutai comunque, ho pensato che figura ci faccio, se ora accetto?' Da quel momento Fascino non mi cercò mai più».

Perché rifiutò?

Temevo che mi snaturassero. Poi sono finita a Radio2, che sentivo più nelle mie corde. Ma oggi riconosco di aver sbagliato sia su Mora che sulla De Filippi. Nessuno mi avrebbe fatto fare qualcosa che non avrei voluto fare. Mora voleva farmi fare l'attrice ne il Bello delle donne. All'epoca lo vedevo incompatibile con una vita tradizionale, volevo fare la moglie, la madre..».

Però sa riconoscere i propri errori...

«Sono un cavallo pazzo, ma vengo da una famiglia borghese, mio padre non approvava che facessi il GF».

Curiosità. Cosa pensa di Rocco Casalino, suo inquilino nella Casa?

«Già ambiziosissimo all'epoca. Era l'unico che diceva noi stiamo facendo un botto di share e io pensavo ma chi vuoi che ci guardi, là fuori?'. Aveva capito tutto, ha sempre visto oltre. Si faceva ipnotizzare da Giucas Casella a Buona Domenica e oggi dà la mano alla Merkel e a Trump».

Che ricordo ha invece di Pietro Taricone?

«Provo commozione infinita, nel pensarlo. Noi della prima edizione siamo rimasti tutti molto legati al suo ricordo. Ma anche tra di noi».

Quale momento del GF ricorda di più?

«Uno degli autori mi disse che mi sono giocata la vittoria in una notte. Dissi Non è colpa mia se non ho amici macellai, gli unici commercianti che conosco sono antiquari. Taricone, Lorenzo, Sergio mi massacrarono, ma intendevo che non mi era mai capitato di frequentarne». Passai da snob».

E ora invece, cosa pensa della versione GF VIP?

«Almeno nell'edizione del ventennale potevano prendere qualcuno della prima edizione come commentatore.

Continuano a metterci da parte perché la nostra popolarità è ancora forte».

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