Ventura: "The voice è stata una rivincita? No, ma il programma è andato forte"

Finalisti Diablo, Miriam, Brenda e Carmen. Il vincitore va agli Awards

Ventura: "The voice è stata una rivincita? No, ma il programma è andato forte"

«Una rivincita? Macché. Non ne avevo bisogno, con nessuno. Per me era importante tornare in Rai, e farlo con un programma come questo, che ha vinto la sua scommessa, è stato il massimo». Alla vigilia della diretta della finale di The Voice of Italy - oggi in prima serata su Raidue (con diretta su Radio2 di Andrea Delogu e Stefano De Martino) Simona Ventura assicura soddisfazione e un pizzico, giusto un po' per una veterana come lei, di elettricità: «Dopo le puntate registrate, tornare alla diretta fa il suo effetto. Voglio vedere se saprò muovermi come sempre». Il giudice Morgan ne è sicuro: «Con Simona in campo vai sereno, non c'è imprevisto che tenga». Ciò che non è previsto è il vincitore del talent show che, dribblando gli scetticismi, ha vinto «richiamando i giovani davanti alla tv generalista». Le parole sono sempre di Simona Ventura che ha il test vivente in casa: «Mia figlia ha tredici anni, guarda Youtube, per lei la tv non esiste. Nemmeno quando sono ospite in qualche programma va a vedermi. Di The Voice non ha perso una puntata».

Dunque, i finalisti: Morgan si coccola Dominique Chillé Diouf in arte Diablo, 18 anni; Elettra Lamborghini punta su Miriam Di Criscio, 22enne bresciana riuscito incrocio tra voce e sex appeal; per Gué Pequeno il cavallo vincente è Brenda Carolina Lawrence, voce black prestata al rap; infine Gigi D'Alessio è pronto a giurare che la sua giovane Carmen Pierri (16 anni, di Salerno) «è già pronta per essere una grande in Italia e a livello internazionale». La buona notizia è che il vincitore si esibirà ai Music Awards domani sera all'Arena di Verona su Raiuno. Sinergia tra reti Rai che Simona Ventura applaude: «Abbiamo consegnato all'azienda un programma che dà un'artista all'etichetta Universal e che, grazie a Carlo Conti che ha avanzato la proposta, parteciperà a un grande evento come i Music Awards. Sarebbe perfetto se il vincitore potesse anche partecipare a Sanremo».

La scommessa di The Voice è peraltro già vinta perché, spiega Ventura, «i talent show che verranno cronologicamente dopo questo dovranno confrontarsi con l'energia che abbiamo messo in campo e, soprattutto, con una cosa che agli altri manca: la leggerezza. Oggi la tv sta diventano molto violenta: noi non siamo mai scaduti in casi umani, litigi e polemiche. Più andavamo avanti con le puntate e più aumentavano gli sponsor, un buon segno».

Morgan, al solito, sorride sulfureo e si concede due battute: «Sulle prime non sapevo cosa avrei potuto dare di nuovo a un talent, dopo i miei trascorsi con altri show. Invece è stato divertente e gratificante. Come artista mi sento di fare servizio pubblico».

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