A gli European Music Awards di Mtv, domenica notte, c'è stato un doppio colpo di scena. Miley Cyrus, ex stella Disney riciclatasi come bomba erotica, si è presentata sul palco completamente vestita. Cosa insolita. Miley si è però rifatta nel finale quando ha ritirato il premio per il miglior video, Wrecking Ball, fumandosi uno spinello in omaggio alla location (Amsterdam). Polemica immediata. Da tempo abbiamo segnalato l'escalation di provocazioni, spesso sessuali, ormai indispensabili per far crescere il numero di visualizzazioni su Youtube. Eminem ha vinto due premi importanti ma sembrava il nonno della Cyrus. Eppure c'è stato un tempo in cui il rap era il pericolo numero uno. Basti ricordare i Public Enemy anni Ottanta, quelli di Yo! Bum Rush The Show. Logo: un mirino. In copertina, il gruppo intorno a un tavolo carico di armi. Aspetto da Black Panther. Testi inneggianti alla rivolta e accusati di antisemitismo e omofobia. Ma anche l'epoca successiva, quella dello stile Gangsta, fu turbolenta. Quando i Body Count di Ice T pubblicarono il singolo Cop Killer, scritta dal punto di vista di un negro che odia la polizia, l'America rimase scioccata.
Ci fu anche l'epoca delle sparatorie tra bande rivali di rapper (e affaristi). Sul selciato rimasero Tupac e Notorius B.I.G. Oggi, per fortuna, l'hip hop non sembra più così pericoloso. E la palma della provocazione passa alle star del pop. Magari volgari, però innocue.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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