Prima visione

Altro che Carlà, la vera regina di Francia è ancora lei, Catherine Deneuve. Anche se di anni ne ha ventiquattro in più. Ma la classe e il fascino sono ancora quelli di Bella di giorno. Già dalla prima scena del delizioso Potiche, quando fa footing inguainata in un’aderente tuta rossa, improponibile per qualunque donna della sua età. Non a madame Catherine, sempre impeccabile, a dispetto di un impercettibile accenno di pancetta.
La commedia, in cui la fa da protagonista assoluta, è un piccolo gioiello di umorismo, diretta con il consueto garbo da un maestro come François Ozon, che l’ha tratta dalla fortunata, omonima piéce di Barillet&Grédy, come dire i Garinei e Giovannini del teatro leggero francese. Un fuoco di fila di battute spiritose, spesso perfide, qualche volta maliziose, che aggirano con eleganza il cattivo gusto sempre in agguato.
Siamo nella cittadina di Saint-Gudule, Francia del Nord, al confine con il Belgio, nel 1977. L’arrogante industriale degli ombrelli Robert Puyol (Fabrice Luchini) dirige col guanto di ferro la fabbrica di trecento operai e la sottomessa moglie Suzanne (oui, la Deneuve), che tradisce volentieri con la stagionata segretaria Nadège. Quando, per la prima volta, si profila uno sciopero, il padrone accorre, ma viene sequestrato dalle maestranze inferocite. L’ostaggio è liberato soltanto grazie alla mediazione dell’influente deputato e sindaco rosso Maurice Babin (Gérard Depardieu). Ma si prende un coccolone che gli impedisce di occuparsi dell’azienda, al cui timone finisce la risoluta madame Puyol, vincendo le perplessità dei figli, la fiera anticomunista Joëlle e l’ideologicamente ondivago Laurent. Perbacco che grinta l’imprenditrice suo malgrado, che, si scopre, non è stata tutta casa e chiesa.


Insomma è uno spasso continuo, impreziosito oltre che dai dialoghi al seltz anche dai begli abiti d’epoca, con relative acconciature, e dalla simpatia dei primattori maschili, il beffardo Gérard Depardieu e il subdolo Fabrice Luchini, perfette spalle della soave finta oca Catherine.

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