«Riportare a Spezia il centro addestramento reclute della Marina Militare. Non solo: bisogna fare della nostra città il centro di formazione nazionale della forza navale legandolo anche all'università e al distretto tecnologico. Ma bisogna fare in fretta prima che si muova qualcun altro». Sono solo alcune delle proposte formulate da Luigi Morgillo, consigliere regionale del Popolo della Libertà, nel corso del convegno «La città che vorrei», tenuto lo scorso lunedì sera al centro congressi Allende della Spezia. Un appuntamento per scaldare i motori in vista delle amministrative e 2012 quando il centro destra cercherà di scalzare la giunta di centrosinistra guidata da Massimo Federici. «Non ho alcuna intenzione di candidarmi a sindaco, l'ho già fatto - ha spiegato il vicepresidente del consiglio regionale - ho organizzato questo incontro per fare il punto della situazione e mettere in moto le energie».
Morgillo dice ok alla primarie di coalizione, dichiara di non essere attratto da alcuna voglia di riesumare la vecchia Dc anche se non esclude possibili convergenze con l'Udc e sottolinea di non avere problemi con la Lega Nord. «Il futuro di Spezia si gioca sul fattore tempo -ha detto- una variabile che questa città invece sembra ormai sottovalutare sempre più spesso. Siamo di fronte a scelte che esigono decisione. C'è una road map che può portare allo sviluppo ma in tempo di ristrettezze non si può tergiversare perché le occasioni non ritornano più. Parlo appunto del ruolo della Marina che a Spezia potrebbe mettere il suo quartiere generale della formazione e dell'addestramento. Dell'università da specializzare su materie specifiche legate al tessuto locale e del nuovo ospedale. Ma anche della necessità di fare in modo che Enel, Snam e Fincantieri portino nel levante ligure i rispettivi centri direzionali. A mio avviso servirebbe un city manager che si facesse carico di tutti questi problemi e se ne occupasse a tempo pieno».
Così infine sul progetto nuovo water front: «Valutiamolo - ha aggiunto - di certo a Spezia si è costruito già molto non voglio vedere questa città diventare la seconda casa dei milanesi». Infine note dolenti su Acam: «Le banche hanno chiesto di escutere la fidejussione Filse di 10 milioni di euro e questo potrebbe mettere a rischio l'aggregazione con Hera».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.