Neanche il tempo di aspettare la proclamazione ufficiale degli eletti nel consiglio comunale di La Spezia - dovrebbe esserci oggi, brogli-errori permettendo -, e il presidente provinciale di Alleanza nazionale, Fabio Cenerini, ha già tratto conclusioni drastiche e molto negative. A carico del proprio partito. Unanalisi respinta nettamente da tre consiglieri comunali e da un consigliere provinciale della stessa An, eletti nelle amministrative di domenica che hanno visto, fra laltro, il candidato del centrodestra Gianluigi Burrafato sfiorare il ballottaggio contro Massimo Federici. «Le affermazioni rilasciate da Fabio Cenerini ci hanno lasciato sconcertati - spiega in particolare Davide Parodi, consigliere in Provincia, anche a nome dei colleghi in Comune Alessio Anselmi, Giacomo Gatti e Sauro Manucci -. Noi riteniamo di aver combattuto una grande battaglia e di essere arrivati vicinissimi a una vittoria epocale. Prima di qualsiasi valutazione sullesito del voto, da fare comunque collegialmente negli organi del partito prima che sui giornali - insiste Parodi - , sarebbe opportuno attendere almeno gli esiti delle verifiche in corso da parte del Tribunale e i ballottaggi di domenica prossima».
I quattro esponenti del partito di Fini a La Spezia prendono atto, anche, dellesito tuttaltro che scontato dei ricorsi «contro i numerosi episodi di evidenti anomalie nello scrutinio dei voti». In ogni caso, «il diffuso sentire nel partito e fra gli elettori, che ci hanno sospinti con unonda di affetto e di sostegno a un grande risultato personale, di partito e di coalizione - aggiungono i quattro - ci fa sentire vincenti e non certo perdenti. La Casa della Libertà, stando anche ai risultati ufficiosi, è arrivata a un soffio dal ballottaggio, dimostrando di avere una classe dirigente credibile e un ottimo candidato a sindaco, che ci invidiano anche a sinistra come dimostrano le parole di stima del senatore Egidio Banti».
In questo momento, pertanto, è più che mai necessario concentrare gli sforzi per ottenere la verifica dei voti: «Per quanto ci riguarda - insiste Parodi -, qualunque iniziativa che garantisca la massima trasparenza sulleffettiva regolarità dei risultati, compreso il riconteggio delle schede, stante lesiguità dello scarto, solo 420 voti, che ha consentito a Federici di evitare il ballottaggio è non solo opportuna ma anche necessaria e auspicabile».
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