Le spine di Veltroni non finiscono mai

Tra lamenti e contentini, va avanti la formazione della squadra del Veltroni-bis. Le undici deleghe sono servite ad accontentare i Moderati, esclusi dalla squadra di governo ma ricompensati con le poltrone assegnate a Claudio Santini (Sicurezza) e ad Alberto Michelini (Rapporti istituzionali con i Governi dei Paesi africani), mentre le altre nove deleghe sono state per lo più delle riconferme, salvo la new entry del comico Giobbe Covatta (primo eletto tra i Verdi) a cui è stata affidata Solidarietà e cooperazione internazionale. Ma i problemi di Veltroni rimangono. Nunzio D’Erme, esponente di Action, rimasto fuori dal consiglio comunale, ora chiede al sindaco una delega per compensare quell’esclusione. Delusa anche Rifondazione, che sperava in una delega ad hoc su Pacs e famiglia, magari con una delega nel settore, ma non è stata accontentata. e l’Italia dei Valori, fuori da tutto, rivendica ora per Mauro De Bosi la presidenza del consiglio comunale, posto per il quale si fanno avanti però gli stessi Moderati, al quale la poltrona che fu di Pippo Mannino era stata promessa.

Il tutto mentre Ileana Argentin, a cui è stata confermata la delega all’Handicap, «arricchita» della Sicurezza sul lavoro, chiede che sia una donna a presiedere l’aula Giulio Cesare. Insomma per Veltroni i problemi sembrano appena incominciati.

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