Sponsor internazionali cercansi per restaurare il Colosseo

Sponsor internazionali cercansi per restaurare il Colosseo

Sponsor internazionali per salvare il Colosseo che, come dice il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro, «cade a pezzi in alcune delle sue parti». «È la mia inquietudine quotidiana», confessa il sindaco Gianni Alemanno, che ieri ha annunciato un intervento «epocale come è stato per la Cappella Sistina, perché non si tratta solo di ripulirlo ma di realizzare nuovi accessi». Tutto ciò non solo per tutelare il monumento, ma anche per aumentare il numero dei visitatori, quei 4 milioni annui che secondo Giro sono «troppo poco, un dato scadente». Tutto l’intervento, secondo una stima fatta dal sindaco, dovrebbe costare intorno ai 5 milioni di euro e per questo si dovrà «lanciare una grande campagna rivolta anche agli sponsor internazionali affinchè il restauro del Colosseo avvenga in tempi rapidi e certi. Eseguire quei lavori solo con risorse pubbliche sarebbe difficile e noi vogliamo che tutta questa operazione venga eseguita in maniera adeguata e rapida».
Ma per il Colosseo ci sono buone notizie quasi da subito. Tra i sei progetti già approvati e in fase di avvio dei 71 programmati nei primi cento giorni del commissario governativo per Roma Archeologica e Ostia Antica Roberto Cecchi alcuni riguardano proprio l’Anfiteatro Flavio, a partire dalla messa in sicurezza e dalla riapertura al pubblico dell’attico del Colosseo, importo 400mila euro, prevista di qui a pochi mesi, a febbraio 2010. I lavori sulla sommità del Colosseo consentiranno di riaprire un’area oggi interdetta ai turisti. Altro importante intervento, 1.728.160 euro, è la messa in sicurezza del Museo nazionale Romano (Aule VIII-IX e Natatio), alle Terme di Diocleziano, la cui riapertura al pubblico è prevista per marzo 2011.
Di tutto questo si è parlato ieri durante la presentazione del bilancio dei primi cento giorni del commissario, a Palazzo Altemps. Cecchi è subentrato l’11 giugno a Guido Bertolaso: «L’archeologia a Roma è parte integrante del tessuto urbano - rileva -. Un programma di conservazione e fruizione non può fare a meno di una stretta cooperazione con gli enti locali (Regione, Comune), le università e il mondo produttivo della città». E presto, il 5 ottobre, proprio il Campidoglio presenterà il progetto del nuovo Museo della città di Roma: «Sarà situato in via dei Cerchi - annuncia Alemanno - e costituirà una porta d’accesso alla città e a tutta la sua cultura».
Oltre al piano di interventi, il commissario ha promosso il monitoraggio, in collaborazione con le università di Genova, Venezia e Padova, del rischio sismico in 15 edifici archeologici. Fra questi, il Tempio di Romolo, la Basilica di Massenzio, gli Archi di Tito e Settimio Severo, la casa di Livia, il Museo Palatino.

Quanto al turismo, Cecchi lancia l’allarme: «Nessuna disneyland, ma il patrimonio archeologico rimanga intatto». «L’anno decisivo per Colosseo, Palatino e Foro - annuncia invece Giro - sarà il 2010. Sarà il nostro biglietto da visita per il 2011, per i festeggiamenti del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia».

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