«Sporco negro» vale 500 euro

Siamo finalmente in grado di aggiornare il vademecum delle condanne inflitte dal Giudice sportivo alle personcine che impestano i nostri campi di calcio. Dunque: un centro alla testa dell’arbitro vale un anno di sospensione, uno sputo tre giornate, un tentativo di strangolamento 44 mesi, sporco negro una multa di 500 euro. Sentenze emesse in queste ultime 24 ore, roba fresca. Bene: squalificato fino al 13 ottobre 2011 Lorenzo Caldera del Cavedine che ha colpito al viso il direttore di gara con una pallonata tanto violenta da rintronarlo e costringerlo sanguinante a sospendere la partita Cavedine Lasino-Stivo Oltresarca di Bolognano d’Arco. Nel referto l’arbitro ha scritto anche che nessuno lo ha soccorso o tantomeno medicato. Secondo episodio, protagonista il capitano della Marinese Nicola Pisani, 2ª categoria, squalificato fino al 14 giugno 2014 per aver prima offeso, poi minacciato, infine aggredito l’arbitro con tentativo di strangolamento non consumato. Pisani ha raggiunto l’arbitro nello spogliatoio impedendone a tutti l’accesso e qui ha tentato di porre fine al suo comando. Lo sputo in prima categoria. Tre giornate per Matteo Iachelini del Nago che dopo l’espulsione «attingeva», si legge con una certa delicatezza nel referto, con uno sputo alla schiena un avversario. Cioè gli ha sputato addosso, gesto antico che ormai non si coglie più neppure nei quartieri più cimiciosi delle nostre periferie.
Conclusione sul lessico: «Sporco negro»: è l’espressione lanciata dalle tribune della «Fossa dei Leoni di Carrara».

Il giudice ha ritenuto valesse una multa di 500 euro all’Atletico Carrara dei Marmi il cui presidente ha detto: «Sono nel calcio da 40 anni e purtroppo qualche parola di troppo a volte sfugge». Nel referto non viene specificato, ma si presume che l’arbitro di Atletico-Aullese fosse di colore.

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