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Prandelli blinda Balotelli e spinge Totti: "Da mondiale"

Il ct: "Mario ha già pagato con la squalifica, non potevo punirlo anch'io. Francesco è straordinario, in questo momento lo porterei in Brasile"

Il ct della nazionale Cesare Prandelli con Mario Balotelli
Il ct della nazionale Cesare Prandelli con Mario Balotelli

Firenze - Coverciano coperta dalla nube Balotelli, è Mario l'elemento catalizzatore di ogni discorso. La sua chiamata azzurra ha fatto e farà discutere, ma non Prandelli: «Non ho mai convocato uno squalificato, seguendo i dettami del codice etico. E Balotelli ha scontato la sua. Faremo un patto con la squadra». Prima dell'allenamento il ct e i giocatori sono rimasti chiusi un'ora nello spogliatoio: prove tecniche di chiarimento.
In mezzo ad una conferenza stampa Balotellicentrica, spuntano anche altre questioni. Un'apertura robusta nei confronti di Totti: «Se fossimo a 20 giorni dal Mondiale lo convocherei, giocatore straordinario». E un pensiero sul ritorno dopo due anni di Pepito Rossi in Nazionale, ultima partita in azzurro il 7 ottobre 2011: «Valuteremo le sue condizioni fisiche, non voglio rischiarlo, a me già basta che Giuseppe sia qui con noi». Daniele De Rossi, invece, non ce l'ha fatta, è rientrato a Roma: «Tendinopatia all'inserzione dell'adduttore sinistro», questo il report medico.
Balotelli, dunque. «Tutti in questi giorni erano contro Balotelli. Io, in questi casi, umanamente mi schiero dalla parte di chi è preso di mira. Dobbiamo aiutare Mario a crescere e a diventare più equilibrato, lui ha una fragilità sottile. Certo, ero arrabbiato anch'io con Balotelli (squalificato tre giornate dopo i fattacci di Milan-Napoli, ingiurie e minacce all'arbitro Banti, ndr), chi gli vuole bene deve esserlo. Non potevo aggiungere un'altra punizione. Siamo a 7 mesi dal Mondiale: faremo un patto con tutta la squadra, mai più certi comportamenti. Lo ripeto per l'ennesima volta, potenzialmente e' uno dei giocatori piu' forti che abbiamo». Anche Mourinho ha attaccato Super Mario, accusandolo di essere un gran simulatore: «Non abbiamo bisogno delle crociate di Mourinho. Noi cerchiamo di far capire ai giocatori che la simulazione si finisce sempre per pagare. Detto questo, sono favorevole alle punizioni nei confronti dei simulatori». Poi una lode alle società: «Il Milan ha preso posizione, non ha fatto ricorso e per me questo e' molto significativo, la stessa cosa aveva fatto la Roma su Osvaldo due anni fa».
Capitolo Totti: «Il gruppo che ci ha portato al Mondiale va tenuto in considerazione. Ma in questo momento diversi giocatori non stanno bene, per questo dico che convocherei Totti se il Mondiale fosse ora. Francesco sta in campo in modo straordinario. E' stato bravissimo Spalletti ad utilizzarlo come punta unica, ma soprattutto e' straordinario il modo in cui Francesco interpreta il ruolo».
La strage di Lampedusa porta Prandelli ad una riflessione: «Di fronte ad una tragedia simile, tutti noi potremmo pensare a contribuire a far nascere un movimento diverso verso questa vicenda. Sarebbe importante non dare solo un messaggio, ma qualcosa di tangibile a questa problematica, che non e' solo italiana, ma di tutto il mondo. Noi siamo a disposizione per fare qualsiasi cosa».

Durante il minuto di silenzio in memoria della vittime ci sono stati cori vergognosi da parte di alcuni ultrà: «L'Italia non e' quella che fischia, urla o canta durante il minuto di silenzio, ma e' quella della solidarieta', di chi prende la barca per andare a salvare la gente in mare».

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