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Abracadabra Inzaghi: si accorda con la Lazio ma poi firma con l'Inter

Marotta offre quasi il doppio di Lotito (4,2 mln) che stizzito prova a prendere Miha. Conte-Real?

Abracadabra Inzaghi: si accorda con la Lazio ma poi firma con l'Inter

L'Inter trova l'erede di Conte al termine di 24 ore folli e deliranti. Tipiche del calciomercato italiano, dove contano solo le firme sui contratti e la parola data lascia il tempo che trova. Mercoledì sera Simone Inzaghi era andato a dormire da allenatore della Lazio, mentre stamattina si sveglierà da nuovo timoniere dell'Inter. Un dietrofront clamoroso. Ma facciamo un po' d'ordine. Il club di Lotito e l'allenatore piacentino, dopo un summit fiume di quasi 4 ore, avevano trovato l'accordo per il rinnovo fino al 2024 con stipendio da 2,4 milioni netti a stagione. Appuntamento fissato nella mattinata di venerdì (oggi per chi legge) per le classiche firme di rito. Un'intesa che aveva tagliato fuori l'Inter, molto interessata a Inzaghi come testimonia il summit di mercoledì pomeriggio (durato quasi due ore) con il suo agente Tullio Tinti.

I nerazzurri ieri mattina avevano poi visto sfumare pure il sogno Massimiliano Allegri, che ha scelto di rispettare l'accordo trovato da tempo con la Juventus declinando le avance di Real Madrid e Marotta. Un candidato per i Blancos potrebbe essere ora proprio l'ex condottiero interista Antonio Conte (occhio pure al PSG intenzionato a non confermare Pochettino...), mentre dalle parti di viale della Liberazione si avvertiva il retrogusto acre dell'essere rimasti col cerino in mano. I nerazzurri hanno così iniziato a valutare i nomi dei tecnici proposti da vari agenti e intermediari nelle ultime ore. Da Fonseca a Mihajlovic passando per Sarri e Conceicao, nessuno però convinceva il tandem Marotta-Ausilio, che nel frattempo alle 16 hanno rivisto l'agente Tinti. Ufficialmente l'appuntamento era stato fissato per formalizzare l'accordo relativo al rinnovo di Alessandro Bastoni fino al 2024 (stipendio da 2,8 milioni netti più bonus per arrivare a quota 4), ma durante l'incontro gli uomini mercato interisti hanno provato un ultimo disperato rilancio. «Inzaghi ha già firmato con la Lazio? Noi vorremmo portarlo qui». Detto, fatto. L'offensiva nerazzurra ha prodotto una proposta irrinunciabile: biennale con opzione per il terzo anno da 4,2 milioni netti a stagione più premi. Quasi il doppio di quanto concordato con Lotito. Inevitabili i tentennamenti poi sfociati in ripensamenti da parte di Inzaghi, che incontra il patron laziale informandolo dell'assalto nerazzurro. Lotito va su tutte le furie e volano parole grosse dopo che Simone comunica la decisione di voler accettare la sfida Inter. Il tecnico ideale per proseguire nel solco del 3-5-2 contiano.

Il resto è cronaca: oggi Inzaghi sarà a Milano per firmare il contratto. E stavolta non sono previsti colpi di scena.

La Lazio - che gli ha dato l'addio in un stringato comunicato senza neanche menzionarlo («rispettiamo il ripensamento di un allenatore e, prima, di un giocatore che per lunghi anni ha legato il suo nome alla famiglia della Lazio e ai tanti successi biancocelesti») - ora va a caccia dell'erede: la pista più calda porta a Mihajlovic, pronto a lasciare il Bologna per coronare il sogno di allenare il club che lo vide vincere tutto da calciatore.

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