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Adesso aspettiamo Spagna e Germania

Adesso aspettiamo Spagna e Germania

Finlandia e Liechtenstein non sono Spagna e Germania ma gli 8 gol collezionati hanno procurato una felice partenza verso l'europeo prossimo e possono schiudere interessanti scenari al calcio azzurro. Il primo risultato, ottenuto da Mancini, è sotto gli occhi di tutti: tra pubblico negli stadi di Udine e Parma (sarà il caso di ripetere la scelta del circuito provinciale in futuro, ndr) e quello televisivo (anche ieri quasi 7,5 milioni di spettatori), l'entusiasmo ottenuto è stato palpabile. Comincia così, lentamente, a ricomporsi quella frattura, dolorosissima, provocata dalla disastrosa eliminazione al mondiale di Russia. Comincia perché poi per suturare la ferita ancora aperta, ci sarà bisogno di un centrare un traguardo prestigioso nei prossimi anni. Secondo risultato: il ct ha dimostrato che c'è, dietro il deserto calcistico di Italia-Svezia, un vivaio pieno di energie, di risorse tecniche e di talenti che può e dev'essere formato e valorizzato. Il coraggio dimostrato da Mancini nella faticosa opera di ricostruzione è il secondo risultato conquistato dalla sua giovanissima Italia. E, per infortunio, è rimasto fuori dalla scena Federico Chiesa, gratificato da addetti ai lavori e critici, con l'etichetta di progetto ambizioso di fuoriclasse.

Abbiamo un centrocampo con i baffi, in difesa nuovi Cabrini crescono (Spinazzola), da sciogliere il nodo centravanti visto che Keane (ideale come spalla) è un'altra polposa speranza anche se guidato da un procuratore (Raiola) che non ha sempre fatto il meglio per i suoi assistiti. Manca ancora il centravanti per completare il puzzle. E sull'argomento merita un discorsetto a parte la serata di Quagliarella, capace di vivere a 36 anni la standing ovation dello stadio di Parma che ha voluto premiare non i due rigori perfetti ma la sua carriera, una sorta di ammonimento e di lezione per la futura generazione. Il napoletano, che ha patito in religioso silenzio anche il comportamento persecutorio di uno stalker carogna, non è mai salito agli onori della cronaca per una lite pubblica con colleghi, dirigenti, allenatori. Si è dedicato con passione alla cura del fisico e del lavoro coltivando le buone maniere.

Pensate dove sarebbe oggi Balotelli se avesse goduto della stessa bussola.

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