Adesso sorride solo Vettel "Fortuna? Ce la prendiamo"

Il tedesco felice dopo la provocazione di Hamilton Arrivabene: «C'è chi parla e chi fa i fatti come noi»

Adesso sorride solo Vettel "Fortuna? Ce la prendiamo"

Sergio Arcobelli

Botta e risposta. E che risposta. Da campione qual è. Chissà se Sebastian Vettel avrà sorriso e avrà ripensato all'affondo di Lewis Hamilton dopo le qualifiche. «Ho fatto il giro veloce per toglierti il sorriso dalla faccia» così l'inglese aveva punzecchiato Sebastian, il quale ha prima incassato il colpo e poi si è preso la rivincita (e con gli interessi) quando contava. In pratica, Seb ha risposto con i fatti. Il weekend di Lewis, invece, si può riassumere come una canzone di Mina: parole parole.

Certo, va da sé che la sorte ha avuto un ruolo chiave in questo Gp. Ma, per citare un proverbio, la fortuna aiuta gli audaci. E Seb, ieri, che ha acchiappato vittoria e podio numero 100 nel Circus, è stato baciato dalla dea bendata. «Noi abbiamo avuto un pizzico di fortuna, ma ce la prendiamo volentieri» confessa il quattro volte iridato tedesco, bravo a contenere il ritorno di un Hamilton furente, e a sfruttare tutti i cavalli della SF71H. Poi, l'analisi sulla gara, sul trionfo al debutto: «All'inizio ho fatto un po' fatica con le gomme e, una volta vista la Haas (di Grosjean, ndr) ferma, ho pregato per la safety car. Con la gara neutralizzata per la safety car, c'è stato il pit-stop, ho cercato di rientrare il più veloce possibile e siamo riusciti a tornare in pista davanti a Lewis e a mantenere la posizione. Devo dire che mi sono sentito meglio con le soft nel secondo stint. La macchina dà buone sensazioni, questa vittoria ci dà una bella motivazione per il lavoro delle prossime settimane. Portiamo un'altra vittoria a Maranello e ne vogliamo molte di più. Qui è andata davvero bene e mi sono davvero divertito». C'è da credergli.

Bravo e fortunato Seb, bravo e meno fortunato Raikkonen. «È stata una gara positiva racconta a mente fredda Iceman - Non abbiamo tratto il massimo di quello che potevamo però la fortuna l'ha avuta Seb e quindi abbiamo portato a casa la vittoria». Un terzo posto da protagonista per il finlandese, rapido e scattante al via, dove ha provato ad infastidire l'indiavolato Hamilton. Da buon scudiero, Kimi è stato utile alla causa perché, rientrando ai box già dopo 18 giri, ha obbligato gli uomini della Mercedes a richiamare l'inglese per un possibile undercut, favorendo poi la cavalcata trionfale di Sebastian Vettel. «Non è stato il miglior risultato per me, ma abbiamo ottenuto un buon risultato tutto il weekend, quindi va bene così. Se le sensazioni rimangono queste conclude il finlandese avremo gli strumenti per lottare per risultati importanti».

Dosa gioia e moderazione nel proprio commento il presidente del Cavallino Sergio Marchionne. «Non poteva esserci un inizio migliore per la Ferrari in questo Mondiale. Sentire l'inno di Mameli risuonare a Melbourne è stata un'emozione per tutti noi e per ogni tifoso della scuderia. Complimenti a Sebastian e Kimi, autori entrambi di una grande gara. Ma il cammino è ancora lungo: mancano altri 20 Gp e sarebbe sbagliato fare proclami. Sappiamo che dobbiamo lavorare molto, ma il primo passo è andato nella direzione giusta». Tradotto: testa bassa e continuare a pedalare.

L'immagine simbolo del clima di festa in casa Ferrari è il cinque dato a Vettel dal team principal Maurizio Arrivabene che ha anche voluto togliersi qualche sassolino ai microfoni di Sky: «C'è chi parla ogni riferimento a Hamilton è puramente casuale - e chi fa i fatti. Noi facciamo i fatti.

Non mi metto in mezzo alle schermaglie tra i piloti, dico solo che la gara è alla domenica e i punti si fanno alla domenica e noi abbiamo fatto i punti. È una vittoria da squadra e da Ferrari». Si vocifera che a Maranello, l'alba sia stata più rossa che mai. Ora cercasi conferma.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica