ADL: «Higuain è falso, non ci prenda per il...»

L'affondo del presidente del Napoli: «Indispettito da me? Ha impiegato anni a capirlo»

Dopo meno di 24 ore, ha detto la sua. Aurelio De Laurentiis ha replicato alle accuse di Higuain scrivendo le proprie ragioni sul sito del Napoli. E lo ha fatto riversando sull'argentino l'intera responsabilità della vicenda. La prima bordata denota ironia: «Se era così indispettito dalla mia presenza, ha impiegato molti anni per capirlo a meno che non sia una persona falsa o un ottimo attore. Ma escluderei quest'ultima possibilità: di attori me ne intendo». Poi, il tono si fa un po' più duro, ricordando che «abbiamo trascorso molto tempo insieme, ad esempio un'intera giornata alla Commissione Disciplinare di Roma il 15 aprile scorso, per cercare di rimediare alla squalifica di 4 giornate che aveva avuto nel pieno della lotta scudetto. Quel giorno Gonzalo era molto sereno e non mostrava alcuna insofferenza». Quanto al procuratore (fratello) del giocatore: «Se fossero stati così intolleranti, non avrebbero passato ore a discutere di soldi, molti soldi, con grande interesse e disponibilità». E ancora: «Non ha una certa vergogna il suo procuratore, quando dice che la squadra nella quale giocava non era all'altezza? Non ha vergogna di dire, in pratica, che i compagni di Gonzalo erano scarsi?». Infine, l'affondo che non si distingue per diplomazia: «Cercare di spiegare che il suo passaggio nella nuova famiglia sia colpa mia è mancare di rispetto ai napoletani. Se Higuain avesse letto la storia di Napoli, scoprirebbe che questa città è stata l'unica a liberarsi da sola dai nazisti, prima ancora dell'arrivo degli americani, che trovarono la città già liberata quando vi entrarono. Questo popolo lo si può tradire se non si ha vergogna, ma non prendere per il culo». Ad abbassare i toni ha provato il papà di Higuain: «Gonzalo è andato via perché non aveva più alcun rapporto con il presidente. Non ha fatto niente di male, perché nel contratto c'era la possibilità di andarsene in un'altra squadra: il problema è stato che si tratta della Juve.

Quando tornerà al San Paolo, dovrà sopportare insulti e fischi. Mi auguro che non succeda, perché è stato leader di quella squadra e ha fatto sì che la squadra tornasse in Champions League». Evviva l'ingenuità e l'ottimismo.

DLat

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