Agnelli e la sua Juve di tutti promossi

Esalta Allegri, dribbla le voci sul proprio futuro e lascia alla porta Del Piero

Agnelli e la sua Juve di tutti promossi

Il popolo dei tifosi bianconeri non aspettava altro: «Quindi posso dire di voler abbastanza bene all'Inter il che è particolare». Parole di Andrea Agnelli, l'occasione la giornata di sport Il Foglio a San Siro. Non si dovrebbe aggiungere altro ma è meglio soffermarsi su alcuni passaggi dell'intervento del massimo dirigente, il quale ha provveduto all'autocelebrazione del proprio mandato, però mai pronunciando il sostantivo «errore», parola che non riguarda questa stagione e nemmeno quella passata e quella precedente, con due allenatori licenziati, un bilancio contabile pauroso, una serie di investimenti critici, il silenzio fragoroso dinanzi a vicende ed accuse di altri dirigenti del calcio, nazionale e internazionale, il quarto posto ripetuto.

Nulla di tutto questo, però l'affermazione che «il progetto Allegri è molto valido, Max ha riportato solidità (le 15 partite senza vittorie in campionato sono indice di grande equilibrio? L'eliminazione agli ottavi di champions, anche? ndr), con lui abbiamo un progetto di lungo periodo. Non passa anno che non si parli del mio futuro alla Juve, non ci faccio più caso a questi rumors che sono stati ascoltati da tanti: da Blatter a Platini, oggi abbiamo Ceferin e Casini (Infantino che fine ha fatto? sempre ndr). L'unico che c'è sempre è Tebas, forse è lui che li mette in giro. Ogni stagione porta qualche rimpianto, per chi non vince, quest'anno abbiamo avuto tanti momenti negativi ma certo quella partita con l'Inter oggi ci avrebbe messo a pari punti con loro mentre i giudizi sono stati decisamente diversi. Lo scudetto tra Inter e Milan? Spero in un suicidio collettivo e noi vinciamo quattro partite di fila...». Andrea Agnelli ha parlato di Dybala: «È un grande giocatore ma certe decisioni sono figlie del momento. Le parole di Arrivabene non posso che riconfermarle, fare un'offerta a Paulo non consona al suo livello non sarebbe stato corretto. Chiellini? Un posto in società lo ha già, deve solo decidere quando, Leo (Bonucci) invece resta con noi. Del Piero è sempre benvenuto alla Juve ora è felice a Los Angeles. Entrare in società vuol dire cambiare il suo stile di vita».

Infine le vicende giudiziarie: «Come abbiamo rispetto degli organi inquirenti pretendiamo altrettanto. Siamo fiduciosi che l'operato della società sia stato corretto». Promosso Allegri, respinto Del Piero e pretendenti affini. Riassunto: non è successo nulla.

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