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Alinghi torna a veleggiare. Con Red Bull una potenza

Alinghi ritorna dopo undici anni con una sfida per la America's Cup e lo fa con un partner di grande forza: Red Bull e tutta la sua potenza tecnologica (e finanziaria)

Alinghi torna a veleggiare. Con Red Bull una potenza

Alinghi ritorna dopo undici anni con una sfida per la America's Cup e lo fa con un partner di grande forza: Red Bull e tutta la sua potenza tecnologica (e finanziaria). Nella bella sede della Societè Nautique de Geneve Ernesto Bertarelli, fondatore del team e primo sfidante vincitore della Coppa al primo tentativo nel 2003, lo ha annunciato assieme al titolare del Red Bull Sailing Team, Hans-Peter Steinacher e a Christian Horner, Team Chief di Red Bull Racing. Le altre sfide sicure, al momento sono quelle di Luna Rossa e del Challenger of Record Ineos, in dubbio il ritorno degli americani. Gli uomini chiave del team Alinghi Red Bull saranno il neozelandese e amico di sempre Brad Butterworth l'italiano Silvio Arrivabene e, non ancora ufficiale ma del tutto probabile, il designer spagnolo Marcelino Botin, che esce dal team American Magic.

Fin qui son capelli grigi, le vere novità saranno a bordo con la young generation ai comandi: i poco conosciuti al grande pubblico Arnaud Psarofarghis e Bryan Mettraux che accompagnano sempre Bertarelli nelle sue regate sui cat volanti di piccole dimensioni, i GC32 e TF35 cui si aggiungeranno velisti e ciclisti svizzeri per fornire tanta potenza in manovra. Il cantiere di costruzione della barca sarà Dimension a Losanna. Interrogato sul budget a disposizione Bertarelli ha detto «non lo dichiariamo, ma siamo ben forniti». Come dire, si spende quello che serve.

Resta aperta fino a marzo la scelta della sede delle regate, con una grossa polemica in patria per la volontà di Team New Zealand di cercare finanziamenti in Europa (Spagna o Irlanda) o in Medio Oriente con sede a Jeddah.

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