In vista del fondamentale impegno contro lo Shakhtar Donetsk, per l'Atalanta non poteva esserci avversario migliore da affrontare del Sassuolo. Con la sua mentalità offensiva, le giocate in velocità e una difesa non proprio impenetrabile, la squadra di De Zerbi per certi versi assomiglia molto alla formazione ucraina.
Champions che torna martedì e Gasperini ci arriva come meglio non potrebbe: terzo posto solitario in campionato e, dopo quella di Roma, un'altra prestazione da applausi.
L'Atalanta, infatti, è protagonista di una gara impressionante sotto tutti gli aspetti: quattro gol (due Papu, Gosens e Zapata), molte occasioni e in generale una grande prova di forza, in particolare dei tre tenori lì davanti. Ilicic incanta a tutto campo, Zapata immarcabile e Gomez che si prende la scena con due gol, di cui il primo una vera perla: parte da cinquanta metri, beffa Toljan con un tunnel e la mette alle spalle di Consigli con un pregevole colpo «da calcetto».
A Reggio Emilia non c'è storia. Dopo 35 minuti i nerazzurri sono già sopra di quattro gol con un Sassuolo quasi mai in partita, come un pugile all'angolo che soccombe sotto i colpi di un avversario semplicemente troppo più forte. Qualche accenno di reazione solo nella ripresa, con il gol di Defrel, abile a liberarsi in area.
De Zerbi deve premere immediatamente il tasto reset, dimenticare il match e trovare al più presto continuità di risultati, il vero problema della sua
squadra.La continuità, invece, l'Atalanta l'ha decisamente trovata, ma tutto ciò deve ora mostrarlo anche in Champions. Martedì arriva lo Shakhtar, per certi versi simile al Sassuolo, ma a San Siro sarà tutt'altra partita.
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