Ladies and gentlemen, Juventus-Napoli è già cominciata. Con due turni di anticipo, dovendo la Signora ospitare stasera il Genoa e andare domenica a Frosinone.
Poi, sabato 13, la sfida delle sfide tra i primi e i secondi in classifica. Ovvero i campioni d'Italia che, vincendo stasera, saluterebbero anche Conte: battere il Genoa significherebbe infatti arrivare a tredici vittorie di fila, facendo meglio della Juventus 2013/14 e cominciando a mettere nel mirino l'Inter di Mancini targata 2006/07, quando la Juve era in serie B. Pare una vita fa e magari lo è pure, fatto sta che oggi i bianconeri mettono paura davvero. Divertono e si divertono, segnano gol e non ne subiscono, cambiano gli uomini (oggi assente Chiellini per turnover, mentre Khedira rimarrà di nuovo ai box per 15-20 giorni per una lesione all'adduttore lungo: Champions a rischio) ma il risultato rimane sempre quello: a fermarli ci proverà un ex come Gasperini, sempre ammesso che i rossoblù (finora, lontano da Marassi: una vinta, quattro pareggiate e sei perse) ci credano davvero.
«L'importante è arrivare allo scontro diretto in ritardo al massimo di due punti ha detto ieri Allegri -. Ma saranno fondamentali le ultime sei giornate di campionato». Avanti, allora. Entrando nel momento caldissimo della stagione (il 23, il primo atto della sfida contro un Bayern che non appare serenissimo) non volendo comunque paragonarsi alla Juve di Conte: «Confronto improponibile. Lui ha fatto tre anni straordinari e il record dei 102 punti. Io devo badare a me stesso: questa è una squadra profondamente rinnovata che sta crescendo e che ha ancora molti margini di miglioramento. Sono comunque impressionato dalla crescita mentale di alcuni giocatori». Applausi, insomma. E una tiratina d'orecchie a Sarri, con fermezza.
Perché, appunto, Juve-Napoli è iniziata nel momento in cui il tecnico napoletano ha imitato' Benitez tirando in ballo il fatturato dei bianconeri: «Il Napoli è davanti a tutti, viene da sei vittorie consecutive e ha 50 punti, solo tre in meno rispetto ai nostri dell'anno
scorso di questi tempi. Parlare di fatturato è inutile: hanno uno dei migliori attacchi d'Europa e un ottimo allenatore, dovrebbero essere contenti di quello che stanno facendo. Guardare in casa altrui non ha senso». Chiaro?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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