Allegri cerca il primato più per il morale che per il sorteggio

Alla Juve basta un pari a Siviglia, ma tra le seconde rischia di trovare Psg, United e Atletico. Mandzukic ammalato

Allegri cerca il primato più per il morale che per il sorteggio

Eccitata dai risultati della quindicesima di campionato, galvanizzata dalla posizione rassicurante in Champions, la Juventus si è recata al Pizjuan con poca gente ma la testa sgombra e il futuro roseo. Nell'ultima di campionato ha preso tre punti al Napoli e alla Lazio, due alla Roma e al Milan. Nel girone D europeo affronta il Siviglia per il primo posto, questa sera alle 20,45. Ci sarebbe da stabilire se vincere il girone garantisca un futuro migliore, fra le seconde Paris Saint Germain sicuro, più incognite varie tipo Atletico, United e Chelsea. Ma fa colto parlare di autostima più che di punti, quindi arrivare primi per il morale è sempre meglio che arrivare secondi.Lo sostiene perfino Leonardo Bonucci che ha spiegato come ha fatto la Signora a risorgere, poi ha svelato il progetto di Natale, e cioè salire sempre più in alto in classifica, e infine l'obiettivo primo posto in Europa: «Ci basterebbe un pareggio - ha detto il centrale-, ma fare calcoli è sempre pericoloso». Al momento Juve 11, City 9, Moenchengladbach 5, Siviglia 3. Gli spagnoli peraltro non se la stanno passando molto bene, anzi ad essere precisi sono in crisi nera e soltanto battendo la Juve e sperando in una vittoria dello City sul M'gladbach, potrebbero sperare in una Europa league che al momento è un miraggio dopo le due vittorie consecutive nelle ultime due stagioni. Dopo aver ascoltato le spiegazioni di Bonucci sulla resurrezione della Juventus, bisognerebbe fare un salto da Emery e farsi spiegare come si fa a crollare da una stagione all'altra. In 21 partite ufficiali da inizio stagione, ne ha già perse dieci, da noi più che sufficienti per venir allontanato e, con l'aria che tira, richiamato in tutta fretta.Bonucci ha spiegato che la riscossa è arrivata grazie allo spirito di sacrificio di tutti in fase di non possesso. Emery invece ha messo le mani avanti, sicuro che non saranno i suoi giocatori a dare la svolta, ha chiesto aiuto ai tifosi: «Ci serve il loro sostegno per vincere e tenere aperta una porta per l'Europa league. Non sarà semplice, la Juventus ha una delle difese più forti del mondo, possono giocare a 3 o a due con due laterali molto forti». In patria lo danno a fine corsa con il Siviglia, come del resto qui con Allegri e Pogba, però uscire in maniera così misera, da ultimo del girone, non gli farà certo bene. Da prima squadra ad accedere in Champions grazie alla vittoria in Europa league, quindi nei secoli nel libro del calcio, a superbastonata, una vittoria in Europa, bassifondi della Liga.Emery vuole una reazione, è andato da Llorente e gli ha chiesto nuovamente tutto sulla Juve, e l'ex non l'ha messo di buon umore: «Hai ragione, la difesa è il loro punto di forza». Eppure le devono segnare se vogliono sperare in qualcosa. L'ex Fernando Llorente magari gioca, finora ne ha messi dentro tre in circa 500 minuti, due sole volte titolare nelle ultime dodici, quindi gli serviva una sviolinata a Emery per prendersi una maglia: «La nostra forza è l'entusiasmo e la concentrazione che sa darci».

Allegri ha lasciato a casa i convalescenti Khedira, Hernanes, Evra, Lemina, Caceres e Pereyra, oltre all'influenzato Mandzukic. Però ha portato tutti gli altri che al momento bastano e avanzano, come si usa dire anche qui dalle parti del Pizjuan.

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