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Allegri deve battere Ballardini e il mal di sosta

Non molla il Napoli, vittorioso a Bergamo contro l'Atalanta. E non vuole mollare nemmeno la Juventus, impegnata stasera allo Stadium contro il Genoa

Allegri deve battere Ballardini e il mal di sosta

Torino - Non molla il Napoli, vittorioso a Bergamo contro l'Atalanta. E non vuole mollare nemmeno la Juventus, impegnata stasera allo Stadium contro il Genoa. Il duello per lo scudetto riparte così e, tutto sommato, è un bene che non ci sia una fuga solitaria: ne guadagna lo spettacolo, ne beneficiano gli appassionati e tutto il contorno. La squadra di Allegri ovviamente parte favorita contro il Genoa, pur con tutti i distinguo del caso. Il primo, innanzi tutto: dopo le ultime due soste per le nazionali già andate in archivio, la Signora è inciampata. In maniera fragorosa, anche: il 14 ottobre perdendo in casa contro la Lazio, prima sconfitta casalinga dei bianconeri in 41 partite con tanto di rigore sbagliato. Poi, il 19 novembre, il ko di Marassi contro la Sampdoria, inizialmente andando sotto addirittura di tre gol salvo mettere in scena una parziale rimonta senza però riuscire a evitare la sconfitta: occhio quindi a quel che può succedere dopo avere staccato la spina per un po', pur se è chiara a tutti la differenza di valori tra chi ha vinto gli ultimi sei scudetti e chi si presenta a Torino per provare a centrare un'impresa che manca addirittura dal 1991. È comunque pure vero che i rossoblù non hanno concesso gol nelle ultime quattro partite di campionato (non ci riuscivano dal 1964) e che nell'ultimo poker di trasferte non hanno mai perso, grazie a due vittorie e altrettanti pari: con Ballardini in panchina il Grifone ha insomma svoltato, allontanandosi dalla zona calda e recuperando un minimo di serenità.

Allegri si augura anche che sia pronto a tornare al gol Higuain, a secco in campionato dalla bellezza di 527' avendo gioito per l'ultima volta lo scorso 1° dicembre proprio al San Paolo contro il Napoli: dopo venti giornate, il Pipita ha finora segnato 9 volte, con una media di una rete ogni 179 minuti. C'è di peggio, ma a questo punto della stagione, negli anni passati, l'argentino era già sempre arrivato alla doppia cifra. Nessuno ne fa un dramma, ma è un fatto che da mr. 90 Milioni (che al Genoa ha già segnato sei gol in dieci occasioni) ci si attendano soprattutto le palle buttate dentro, specie adesso che Dybala è fermo ai box: per la cronaca anche lo scorso anno, tra fine febbraio e inizio aprile, Higuain rimase a secco per cinque incontri in fila salvo poi sbloccarsi con due doppiette consecutive.

«Non è un problema di gioco o cattiveria, è solo questione di momenti - ha tranquillizzato tutti Allegri -. Dobbiamo inseguire, mancano diciotto partite: ci vuole molta calma, la verità la conosceremo ad aprile. Dobbiamo arrivare a quel punto nelle migliori condizioni possibili.

Il Napoli ha tutto per vincere, ma noi vogliamo il settimo scudetto, ben sapendo che non sarà facile». Ancora senza Buffon («tornerà la settimana prossima e sarà titolare»), Höwedes, Cuadrado e Marchisio, possibile il 4-3-2-1, con Douglas Costa e Mandzukic a supporto di Higuain.

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