Nemmeno dovesse vincere oggi, nona giornata di campionato, la Juventus raggiungerebbe in classifica l'Atalanta: è il campionato alla rovescia dei campioni d'Italia, baby. Del resto, se così non fosse, il presidente Agnelli non avrebbe definito “inaccettabile“ l'attuale classifica. Come si dice in questi casi, cambiare marcia è obbligatorio e comunque le rimonte hanno bisogno di tempo: l'importante è cominciare, contro una formazione che non vince a Torino dall'8 ottobre 1989 e che sotto la Mole ha prevalso solo quattro volte sui 53 match di campionato disputati. Altro dato che deve fare riflettere, il numero dei gol segnati: undici finora quelli dei nerazzurri, nove quelli della squadra di Allegri. Ecco, i gol: pochi, nonostante i soldi spesi in estate. Anche qui, vale la pena dare un'occhiata al recente passato: un anno fa di questi tempi la Signora aveva buttato la palla dentro sedici volte, sette in più di oggi.
Anche per questo, si è fatto un gran parlare delle scelte di Allegri che hanno secondo alcuni penalizzato Dybala, mandato in campo non come ci si sarebbe aspettato dopo che per lui sono stati sborsati 33 milioni più bonus. «Dovrebbe giocare di più per quanto è stato pagato? Io faccio l'allenatore - la risposta piccata di Allegri -. Cosa bisognerebbe dire allora di De Bruyne, che non gioca mai anche se il City lo ha pagato 80 milioni? Paulo ha grandi qualità, sarà il futuro della Juve». E ancora: «Se mi si vuole attaccare, lo si faccia per una giusta causa. Da parte mia posso piacere o non piacere: un po' come il pesce ratto di Fantozzi». Oggi la Joja (gioiello) dovrebbe essere titolare e comunque Allegri ha tirato fuori le unghie spiegando che «Dybala, tra gli attaccanti, è quello che ha giocato più di tutti (vero: 566' contro i 528 di Morata e i 496 di Mandzukic, ndr). L'anno scorso era il leader del Palermo, ma questo non vuol dire addossargli le stesse responsabilità alla Juventus.
Il 14esimo posto? E' ovviamente giusto quello che ha detto il presidente». Non resta che vincere, senza Cuadrado (rifiaterà), con uno tra Padoin e Sturaro esterno destro e tanta voglia di cominciare la rimonta. Altrimenti, il nervosismo di Agnelli potrebbe aumentare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.