Allegri ha fatto pace. Tutto merito del Milan che vola

L'allenatore: "Non inseguo rivincite". E avvisa Leao: "Destino nelle sue mani"

Allegri ha fatto pace. Tutto merito del Milan che vola
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La dichiarazione è solenne oltre che sincera. "Non ho alcuna rivincita da inseguire" spiega Max Allegri dinanzi alla Juve che rappresenta un tratto lungo e glorioso della sua carriera di allenatore e non certo per compiacere il clima dello Stadium. "Ho ringraziato la Juve il primo giorno in cui mi sono ripresentato al Milan" ricorda Max che invece insegue altri obiettivi, molto concreti. A cominciare da quello più utile. "Dobbiamo fare meglio rispetto alla sfida col Napoli anche dal punto di vista difensivo, specie in occasione del rigore (lasciati due saltatori napoletani senza marcatori; ndr)" è la sua spiegazione didascalica che si coniuga perfettamente con le virtù della Juve, la prima e la più importante. "Ha sempre fatto gol la Juve" ricorda Max ed è un argomento sul quale pigia forte fin da martedì perché è questa la nuova sfida preparata per la sua difesa nella quale non ci sarò Estupinan mentre sembra recuperato Tomori che è forse l'emblema del grande cambiamento avvenuto a Milanello. Un tempo, non molto lontano, negli ultimi due-tre anni, proprio Tomori è stato considerato l'anello debole di quella difesa; oggi l'inglese appare super concentrato e molto più attento, specie nella marcatura. Yildiz, un cliente pericoloso, è il prossimo banco di prova.

Se la difesa del Milan resta sotto i riflettori per questa sera, l'altro osservato speciale torna a essere Rafa Leao, reduce da quello spezzone col Napoli non molto esaltante e durante il quale proprio a Max è scappato qualche giudizio e soprattutto una scarica di adrenalina scontata con un paio di calci al primo pallone trovato davanti alla panchina. "Leao ha vissuto una bella settimana, sta crescendo" è l'informazione generica passata da Allegri che non è un frequentatore di social e per questo motivo non ha visto i post pubblicati dal portoghese. Glieli ha spediti qualche amico sul cellulare. "Il destino di Leao è nelle sue mani, lui ha bisogno del Milan e il Milan ha bisogno di lui" la frase che pone il numero 10 rossonero davanti a un autentico bivio. È venuto il momento di mollare gli ormeggi e di cominciare a viaggiare col motore al massimo dei giri, partendo dalla panchina come accaduto col Napoli.

Indirettamente questa è anche l'occasione per Gimenez di migliorare il proprio rendimento. Dopo la sosta, con Leao perfettamente recuperato, rischia di cedere il posto a Leao anche se Allegri avverte: "Fra tre mesi potremo anche cambiare sistema di gioco". Cioè giocare con il tridente d'attacco.

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