Il primo posto in palio per la Juventus. Il desiderio di fare l'impresa per lo Young Boys, già fuori anche dalla corsa per la terza piazza nel girone. Ultimo turno del girone H di Champions League, sul campo sintetico di Berna: la Signora contro i Giovani Ragazzi, battuti 3-0 all'andata con tripletta di Dybala. Bianconeri già qualificati ma ovviamente a caccia del primato per garantirsi ottavi di finale in quasi discesa. Per farcela, basterà loro vincere o non fare peggio del Manchester United, impegnato contro il Valencia (già terzo matematico) e in classifica staccato di due lunghezze. Nota di ulteriore interesse della serata: il primo bianconero che dovesse buttare la palla dentro sarà ricordato tra le altre cose come l'autore della rete numero 5000 nella storia della società. L'indiziato numero uno è ovviamente Ronaldo, dopo di che parlerà il campo e chissà se davvero ai giocatori interessano traguardi e obiettivi del genere. Per la cronaca e per le statistiche, in ogni caso, va ricordato che la rete numero mille nella storia della Juventus è stata segnata da Carlo Parola nel 1948: il gol numero 2000 è stato invece siglato da Gianni Rossi nel 1962, il 3000 da Massimo Briaschi nel 1984, il 4000 da Marco Di Vaio nel 2003.
«Non faremo regali», ha promesso l'allenatore degli svizzeri Gerardo Seoane, cui mancherà per di più Sulejmani ovvero il giocatore con maggior talento della squadra. Non che alla Juve interessi granché, ci mancherebbe altro: testa sul pezzo deve essere e testa sul pezzo sarà pur se, dopo avere battuto l'Inter, sette bianconeri si sono recati in Spagna per vedere la finale della Coppa Libertadores. Siccome però da queste parti nessuno fa drammi quando le cose vengono gestite con chiarezza e rispetto dei ruoli, non c'è da immaginare una squadra distratta nella città che è sede del parlamento e del governo svizzero. «Lo Young Boys vorrà fare una grande partita per passare alla storia, nulla è mai scontato - così Allegri -. Contro il Manchester hanno fatto una grande partita, non dimentichiamolo: se si sottovalutano gli avversari, rischi poi di uscire con le ossa rotte. E arrivare primi nel girone farà la differenza: per questo, dovremo dare il massimo». Senza Chiellini, tenuto a riposo in vista del derby di sabato sera («appena vede il sintetico, si fa male»), con Rugani al fianco di Bonucci, Bentancur certamente in campo (squalificato, salterà il Toro) e Ronaldo comunque al centro dell'attacco «perché la partita è decisiva, più importante di quella appena disputata contro l'Inter. Non lo fosse stata, avrebbe riposato».
Al solito, non si tralascerà nulla. Volendo fortemente il primo posto nel girone: «L'unico turno più morbido potrebbe essere l'ottavo di finale, se arriveremo primi spiega ancora Allegri -.
Dal quarto di finale in poi sarà una Champions in cui diventerà impossibile trovare un abbinamento più morbido di un altro, perché sono davvero tante le squadre che possono ambire ad arrivare fino in fondo». Tra di loro, ovviamente e più che mai, la stessa Juventus.
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