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Alonso e la Rossa sperano (e non solo nella pioggia) «La macchina c'è». Forse

Alonso e la Rossa sperano (e non solo nella pioggia) «La macchina c'è». Forse

nostro inviato a Monza

C'è confusione nel parco. Perché la Red Bull di Vettel vola ma in apparenza non vola così tanto come dall'imbarazzante cronometro monzese potrebbe sembrare. Nove decimi alla Rossa di Alonso quinto, sei a quel coriaceo disgraziato di Webber, compagno del tedeschino ancora per qualche gara e scomodo secondo nelle libere. C'è gran confusione nel parco perché la Ferrari insegue lontana ma non così lontanissima come il di cui sopra imbarazzante verdetto cronometrico potrebbe far pensare. Fernando non parla perché questo prevede il solito venerdì ferrarista. Per cui ecco il suo verbo tramite comunicato di rosso vestito. Parole che contribuiscono ad alimentare la confusione che regna sovrana: «Le sensazioni sono quelle di tutti i venerdì, né troppo felici né troppo tristi per le prestazioni registrate». Anche perché, e questo non lo avremmo mai immaginato, «bisogna vedere come andranno le qualifiche prima di pronunciare un verdetto». Decisamente meglio l'Alonso furioso che spara frasone e malumori a raffica.
Le incertezze monzesi alla voce come diavolaccio interpretiamo questo giorno a motori accesi s'accrescono parecchio quando a caldo interviene il capo della gestione sportiva Domenicali: «Il passo gara della Ferrari è ottimo ed è anche ovvio che le Red Bull stiano girando con meno benzina». In effetti Alonso ha inanellato una rincuorante e lunghissima sequenza di 22 giri e ottimi tempi. Non solo. Benché queste gomme hard e medie siano dure dure e parecchio indigeste alla Rossa, qui c'è «poca differenza tra le une e le altre nei tempi, circa tre decimi (salgono a sei per le Red Bull, ndr)» rivelano sorpresi gli uomini di rosso vestiti. Il che apre a un ventaglio di strategie e ad una in particolare: quella su una sosta sola. Non a caso nel comunicato Alonso dirà: «Qui il degrado delle gomme è molto basso e sicuramente vedremo meno soste rispetto ad altre gare». Ovvero e appunto e magari, una sola.
C'è confusione nel Parco perché vien da pensare che con l'extraterrestre Vettel non ci sia proprio partita – salvo la pioggia attesa domenica, ma anche qui c'è incertezza e si sa mai -. Però gli uomini della Rossa mostrano moderata soddisfazione «perché le soluzioni portate hanno funzionato». Di mattina hanno provate ali anteriori e posteriori nuove sulla macchina di Massa e al pomeriggio le hanno trapiantate su quella di Fernando. Quindi lo spagnolo le ha approvate in vista di qualifiche e gara. Ha detto sì anche a una serie di novità nella zona centrale e posteriore, piccole piccole, che però saranno importante in chiave Singapore. E lui: «La Red Bull sembra molto forte anche qui. Dobbiamo tirare fuori il massimo da quello che abbiamo a disposizione, sperando anche che il tempo sia dalla nostra parte perché per domenica si prevedono temporali…». Danza della pioggia, dunque.
Altra confusione però. Alla voce assetti. Nel parco vi è quindi una sola certezza: Massa. Continua a fare paperino. Al mattino, non per colpa sua, non ha rispettato il semaforo rosso della pit, si è fermato subito dopo ed ecco multa di 10000 euro al team. Di fatto gli avevano dato il via ma non c'era più tempo a disposizione. Per la verità, si era trovato anche Alonso davanti a far prove di partenza. Nel pomeriggio, a fine sessione, «all'uscita della prima variante ho avuto un problema al cambio” dirà. «Cambiando mi si è inserita direttamente la terza. E a quel punto sono rientrato lentamente al box».
Nota bene: un anno fa, qui, di venerdì, Alonso era terzo in 1.25.348. Ieri quinto in 1.25.330. Un anno fa, qui, di venerdì, Vettel era tredicesimo a un secondo.

E poi ha vinto il mondiale. Se non è confusione anche questa…

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