Parlare di partita chiave alla terza giornata probabilmente fa sorridere. Ma se la si guarda dal punto di vista del Napoli c'è qualcosa di vero. Allenatore cambiato, nuova filosofia però gli azzurri sono gli, unici tra le grandi in grado di tenere il passo della Juve. E allora la trasferta di Genova con la Samp può essere un bel trampolino di lancio, anche se provvisorio. «Troppo presto», chiosa Ancelotti che espone la sua idea di gioco. «Se giochi bene hai più possibilità di vincere, noi dobbiamo perseguire una strada: sfruttare al massimo le caratteristiche dei giocatori che hai». Per questo già oggi al Ferraris il tecnico cambierà qualcosa. «Siamo convinti di poter far un'ottima partita, se cambierò qualcosa sarà per tenere motivati tutti i calciatori del gruppo e non per demerito di qualcuno. Mi dà serenità avere tanti elementi di valore perché ormai chi gioca mezz'ora, come Mertens con il Milan, può essere decisivo come chi gioca sessanta minuti. Per certe scelte teniamo in considerazione le caratteristiche dell'avversario».
Un aversario, la Samp, alla prima davanti al proprio pubblico dopo la tragedia di Ponte Morandi. «Giochiamo contro una squdra forte - dice Giampaolo - Per noi è quasi impossibile ma di impossibile non c'è nulla. Ci giochiamo quel quasi, anche per la nostra gente». E per fermare un Napoli già grande. MBas
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