Anche Frosinone in serie A: «Lotito è servito»

nostro inviato a Frosinone

Rino Gaetano, crotonese doc, cantava in uno dei suoi più grandi successi che Chinaglia non poteva passare nel Frosinone. Ora, se Long John fosse ancora vivo, potrebbe farlo con l'approdo storico dei ciociari in A, grazie a una vittoria proprio sul Crotone. Tutto avviene nell'inferno del Matusa (il nomignolo nacque nel 1971 da un giornalista locale che riteneva lo stadio obsoleto), impianto incastonato fra le palazzine popolari della parte bassa della città. E sui balconi, dove c'è una comoda vista del campo, compaiono striscioni anti Lotito. La profezia del presidente della Lazio, che “temeva” l'arrivo di Carpi e Frosinone in A, si è avverata. Per la prima volta il Lazio avrà tre squadre nel massimo campionato.

Un miracolo, quello del Frosinone, costato meno di tre milioni. Un miracolo che ha radici lontane. Quelle della famiglia Stirpe: prima Benito, imprenditore che porta i ciociari tra i professionisti negli anni '90, poi il figlio Maurizio, che si occupa di componentistica in plastica ed è presidente di Confindustria Lazio dal 2012, con il doppio salto in due anni dalla Lega Pro alla A. La sinergia con il Ferentino basket potrebbe condurre a un sogno mai nascosto: un centro sportivo all'avanguardia proprio nel piccolo comune della provincia. In attesa del nuovo stadio Casaleno (13.000 posti ampliabili a 16.500) nell'area dove il Frosinone già si allena. Ma per ora dovrà avere la proroga per il Matusa.

«Lotito è un gran veggente, aveva previsto tutto…», ironizza il patron gialloblù. Che aggiunge: «Ho preso questo club 13 anni fa e ho ridato a questa gente di Frosinone un motivo di orgoglio e di riscatto. Noi e il Carpi in A dimostriamo che non conta il bacino d'utenza, ma l'umiltà e la competenza. Ora non faremo passi più lunghi della gamba, ma se potessi riprenderei tutti i calciatori che sono passati di qui in 13 anni, da Eder a Bocchetti e Lodi».

Il progetto tecnico ruota intorno al 38enne Roberto Stellone, ex bomber di Napoli e Toro, che ha chiuso la carriera da calciatore a Frosinone. E qui è rimasto ad allenare: la squadra Berretti portata allo scudetto, poi la promozione in B fallita di poco e centrata al secondo anno. Fino al capolavoro di questa annata. Segnata dai gol di Daniel Ciofani e Federico Dionisi (26 in due): il primo, centravanti classico; il secondo, punta versatile dal passato all'Olhanense (serie A portoghese, allenatore Galderisi) e unico rinforzo stagionale della rosa che aveva conquistato la B.

Nella festa generale, in cui il Crotone fa da sparring partner, spunta anche una proposta di matrimonio nella curva. Con una data: 8 agosto 2015. Quel giorno mancheranno due settimane all'esordio storico dei Leoni gialloblù in serie A.

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