C'era una volta la Milano da bere. Oggi c'è la Milano delle plusvalenze. Il Fair Play finanziario deve essere rispettato e la scadenza del 30 giugno, data entro la quale bisogna chiudere il bilancio, incombe. E allora ci sono due possibili soluzioni. O si sacrificano i propri gioielli mettendo sul mercato i pezzi pregiati, oppure si sacrificano giovani di belle speranze magari non del tutto affermati ma su cui in molti sono disposti a investire. Sono le uniche possibilità per fare casse e permettersi un mercato da big con colpi importanti per essere competitivi ad alti livelli.
Strategie relativamente diverse ma simili per Inter e Milan con i nerazzurri che guardano al settore giovanile e i rossoneri che puntano sui propri gioielli anche se magari costruiti in casa. Le mosse dell'Inter sono chiare. Investire sul settore giovanile, sfornare talenti e poi finanziarsi la campagna acquisti. A costo di avere in seguito rimpianti pesanti. E così, dopo il belga Vanheusden, ceduto allo Standard Liegi per 12,6 milioni di plusvalenza, ieri ha fatto armi e bagagli Andrea Pinamonti, uno dei fiori all'occhiello del settore giovanile. Reduce da una buona stagione in prestito al Frosinone e da un mondiale under 20 da protagonista assoluto. 18 milioni di euro più bonus la cifra sborsata dal Genoa, che permette di realizzare una corposa plusvalenza. Nessun diritto di recompra ma un gentleman agreement tra le due società, storicamente molto amiche, riguardo un possibile ritorno in nerazzurro dell'attaccante. Un modo per tutelarsi dopo la bruciatura dell'anno scorso quando Zaniolo, protagonista del triplete della primavera del 2018, venne inserito come contropartita per la Roma nell'operazione Nainggolan, salvo diventare nel giro di breve uno degli enfant prodige del calcio italiano. Strategia rischiosa ma decisa. Con i soldi in cassa si può chiudere per Sensi (a un passo), Lazaro (quasi fatta), Dzeko (vicino) e poi lanciare l'assalto a Lukaku, vero e proprio sogno, realizzabile, dell'estate nerazzurra.
In casa Milan la plusvalenza ha il nome e le sembianze di Gigio Donnarumma. Anche lui cresciuto nel vivaio rossonero e anche lui, come Pinamonti, ragazzo del '99. Il portiere della Nazionale sembra destinato al Paris Saint Germain che offre il suo portiere Areola più un conguaglio di 20 milioni di euro. Trattativa viva, anche se i rossoneri preferirebbero 50 milioni cash per sistemare il bilancio e poi far partire il mercato con Torreira desiderio numero uno per il centrocampo insieme al sampdoriano Praet, entrambi richiesti da Giampaolo e funzionali al suo 4-3-1-2. Nel mirino anche il terzino Theo Hernandez del Real Madrid con l'altro madridista Ceballos oggetto del desiderio. Attenzione però a un'altra possibile plusvalenza made in giovanili, ovvero l'attaccante Patrick Cutrone.
Si muovono anche le altre con la Juventus sempre molto forte su De Ligt e che si avvicina anche a Rabiot.
In dirittura d'arrivo lo scambio tra Roma e Napoli Manolas-Diawara più robusto conguaglio in favore dei giallorossi, anche loro bisognosi di creare plusvalenze, mentre El Shaarawy ha detto no alla ricchissima offerta dalla Cina (40 milioni in tre anni) e rimarrà alla Roma.
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