Raffaele Palloncino Palladino: l'allenatore che più lo gonfi, più la tua squadra vola. E chi lo molla, sgonfia in un attimo. Ma riavvolgiamo il nastro della storia del maghetto di Mugnano. Siamo nel 2022, Monza neopromosso e già nel dramma: Stroppa via, il Condor Galliani pesca in Primavera e comincia la lievitazione. Esordio? Una favola d'altri tempi, 1-0 alla Juve, roba che neanche Berlusconi nei sogni più rosei. Da lì è stato solo ossigeno puro: 3-4-2-1 sparato, pressing da far girare la testa, undicesimo posto finale e salvezza con due mesi di anticipo, l'anno successivo dodicesimo e i galloni di giovane mister vincente attaccati al bavero della giacca. Il Monza era un palloncino da 1 euro al luna park, Palladino l'ha trasformato in mongolfiera colorata. In Brianza poi? Un lento e inesorabile declino. Arriva il grande salto, la laurea sudata, la chiamata della Fiorentina: il giglio lo gonfia ancora più forte. Sesto piazzamento, semifinale Conference, Italiano sembrava un ricordo sbiadito, scolorito dal campano rampante. Tutto fila liscio, lucido, teso, perfetto. Poi screzio totale, Raffaele vuole un mercato all'altezza, Commisso non ci sta e la piazza lo liquida in un amen. Viola all'inferno e un allenatore e mezzo bruciati.
Arriviamo al presente: Gasperini saluta Bergamo, Percassi prende un granchio semi annunciato con Juric e si fionda su Palladino, legandolo alla cordicella della Dea fino al 2027. Ora è gonfio al punto giusto. Martedì di Champions, Gewiss Stadium, Chelsea avanti, tifosi già col nodo in gola. Poi succede di tutto e i Blues escono dal campo come gomme bucate. Londinesi ricchissimi campioni ko, Percassi sorride. Morale: se hai Raffaele "Pall" in panchina, tienilo stretto e continua a gonfiare. Se lo lasci andare, pfff, la tua squadra finisce a terra il giorno dopo la festa.
Bergamo l'ha capito: l'Atalanta avrà o no l'elio migliore? In A, la Dea è ancora molto indietro, ma può risalire la china. La zona Europa è lontanissima e la sconfitta col Verona brucia ancora ma si sa, Palladino la sa battere la forza di gravità.