Capodistria. Dolce stazione Finlandia per gli angeli con la faccia sporca di Azzurra tenera che prendono il terzo scalpo in questo eurobasket dove erano venuti per essere suonati e invece stanno dando bastonate a destra e sinistra: ieri hanno lasciato a 44 punti i loro avversari e allora ci va bene che ne abbiano fatti appena 62 anche loro, pochi, ma sempre un +18 che è marchio di fabbrica per chi si aiuta in difese capaci di confondere i semplici.
Non è che gli uomini Suomi del filosofo Dettmann sono diventati, all'improvviso, mostri da notti con incubo, quelle te le procurano i loro tifosi dal coro infinito e dalla voglia inestinguibile di buone bevute, diciamo che erano belli carichi e quindi pericolosi per una squadra come la nostra che sogna di non far diventare mai zucca la carrozza che la porta verso la seconda fase di Lubiana. Siamo quasi certi di essere al piano di sopra, anche se la vittoria svedese, un massacro (81-62), sull'inguardabile Russia, lascia aperte ancora piccole trappole, soprattutto perché al momento della fuga si è azzoppato alla caviglia destra il Travis Diener che è un cristallo boemia da proteggere.
Siamo riusciti ad ingannare i lupi finlandesi nell'ultimo minuto del secondo quarto, rimontando dal 14-17 dei primi 10 minuti, finendo avanti 31-26 con un parziale di 7-0 che ha mascherato funghi avvelenati delle statistiche tipo 0 su 8 di Belinelli al tiro e 1 su 7 di Aradori protagonista di quel minuto decisivo, 0 su 4 da 3 che era anemia di gioco e rischi, 11 su 16 ai liberi. Alle stazioni come quella finlandese devi arrivarci, però, con il sorriso anche se hai documenti ancora fasulli sulla reale consistenza del gruppo. Pianigiani si è lavorato il branco e lo ha fatto diventare tribù, una fratellanza che aiuta e lo capisci dalle reazioni del Cinciarini che si è bevuto il brodo primordiale della sfida e poi ha tenuto per 30 minuti con lo straordinario dopo il crac del Diener da 1 su 3. Te ne accorgi se nella mischia Cusin e Melli fanno a schiaffi col mondo ed escono sempre con qualcosa di buono: 8 e 6 punti, 6 e 7 rimbalzi. Ieri toccava a Datome guidare la corsa, 10 punti,8 rimbalzi, 4 assist per nascondere il furore del Gentile che migliora in tutto,ma non può ancora nascondere i suoi 20 anni ( 9 punti 3 palle perse, qualche rischio), così come Aradori non può brindare sempre al suo essere Porthos, ma non faremo i conti con il suo3 su 11 che assomiglia tanto al 2 su 13 di Belinelli.
Ci godiamo quello che offre il convento e il fratacchione toscano Rosselli non è tipo che porge l'altra guancia, ieri ci sono stati anche 3 punti per lui e 2 rimbalzi oltre ad una buona tutela del concetto difesa come diceva il suo babbo che per vederlo ha disertato gli uliveti da proteggere. Per la Finlandia i 24 punti in 15' sono diventati la palla al piede per un gioco scolastico, dove Salin, all'inizio, il Koponen ex Virtus, nel cuore della sfida, hanno cercato di farci paura. Non potevano riuscirci da soli se il decantato Lee si bloccava a quota zero. Meglio così per Azzurra che resta settimina a maledetta dalle streghe se dovesse fermarsi anche Diener, meglio che la banda del bel pubblico della Bonifika arena, 5000 per una festa di colori a cui hanno contribuito anche molti finlandesi, abbia salutato alla stazione i crociati di Simone Pianigiani con la canzone dei patrioti: abbiamo ancora un vestito troppo stretto, ma cercheremo di farlo diventare da ballo per gli zar che cercano gloria europea.
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