Sbarca l'Italia di Gigio

Gli azzurri da ieri a Iserlohn (Germania). Donnarumma fa il leader: "Siamo umili e lavoratori". Spalletti ha ancora un dubbio

Sbarca l'Italia di Gigio
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Un centinaio di tifosi e la mascotte di Euro 2024 per un foto di rito all'aeroporto di Dortmund dove è atterrato il charter della Nazionale. Almeno trecento con bandiere, trombette e magliette azzurre all'arrivo del pullman della truppa in hotel a Iselhorn. Lo sbarco in Germania segna l'inizio della fase finale della preparazione per l'Europeo.

La temperatura è scesa di colpo a 10 gradi ma da queste parti, dicono, non è una novità anche a metà giugno. Il gruppo ha salutato Coverciano con ben altro clima e una seduta mattutina insieme ai giovani dell'Empoli (3-0, in gol Retegui ed El Shaarawy, spazio a chi non aveva giocato contro la Bosnia) e le due foto ufficiali: una con la maglia Adidas che indosseranno nel corso del torneo, l'altra con la divisa formale firmata Armani, un completo composto da una giacca blu due bottoni, con la scritta ITALIA sul dietro, abbinata a pantaloni dritti in denim e camicia azzurra.

Grande entusiasmo all'esterno dell'hotel Vierjahreszeiten, quartier generale dell'Italia. A Iserlohn, dove dei 92mila abitanti il 15% sono stranieri, gli italiani sono una minoranza, in buona parte siciliani «gestori» di bar e pizzerie. Gli azzurri si avvicinano alla folla di sostenitori e Fagioli, uno dei più emozionati, fa addirittura un video con il telefonino. «Ma Totti e Del Piero verranno?», chiede qualcuno. Dovranno accontentarsi, volentieri, di Spalletti, per molti un vero «10» della panchina.

Quattromila di loro, i fortunati nella «riffa» dei biglietti, saranno fortunati ad assistere alla prima seduta azzurra in terra tedesca prevista per le 16.30 di oggi all'Hemberg-Stadion Nord, struttura con due campi (il più grande da 105x68), una tribuna da 10mila posti, di cui 1500 coperti, e ben sei spogliatoi. Qui lavorerà l'Italia nelle due settimane in cui si esaurirà la fase a gironi e speriamo anche dopo. Intanto il Ct avrà solo quattro giorni per allestire la prima Italia, quella che a Dortmund sfiderà l'Albania, e che nelle amichevoli con Turchia e Bosnia non ha mai schierato. La gara di Empoli ha mostrato una Nazionale promettente, ma non ancora sbocciata. Il merito di Spalletti è stato quello di aver creato un gruppo squadra, in grado di interpretare i vari moduli partendo dal 3-4-2-1 che sarà quello di partenza e dimostrando una discreta interscambiabilità. «Contro la Bosnia abbiamo fatto un bel passo avanti - ha detto - ma siamo ancora all'80 per cento. Le scelte per l'Albania? Sono abbastanza chiare, ma ho ancora un dubbio...».

Che di sicuro non è Donnarumma, tornato ai livelli di Euro 2020 in risposta alle critiche che gli piovono dalla Francia con Luis Enrique che lo ha messo in dubbio per la titolarità nel Psg.

«C'è stato da lavorare, siamo pronti per andare in Germania nel migliore dei modi - così il portiere e capitano azzurro - è normale che ci possa essere qualche sbavatura, ma c'è il tempo per aggiustare le cose. Ora dobbiamo solo mettere a posto alcune situazioni. Ci sono tanti ragazzi umili e lavoratori, questo ci porterà lontano».

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