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Azzurri, ora l'obiettivo è non finire in ginocchio alla fine della partita

Il ct pronto ad affidarsi a Chiesa e Chiellini. L'assocalciatori: "Razzismo? Basta criticarci"

Azzurri, ora l'obiettivo è non finire in ginocchio alla fine della partita

Di certezza per ora ce n'è una sola: gli azzurri si inginocchieranno ma solo in segno di solidarietà con il gesto di protesta dei Diavoli Rossi e non perchè condividono la campagna del Black Lives Matter. «Basta diffamare i nostri giocatori, siamo tutti contro il razzismo», ha tuonato ieri sul tema l'Assocalciatori. L'importante è che poi restino ben saldi in piedi nel duello sicuramente più equilibrato e «blasonato» dei quarti di finale dell'Europeo, guardando anche il ranking. «Una finale anticipata», così capitan Chiellini, atteso al rientro dopo 16 giorni. Belgio contro Italia, le uniche squadre ad aver vinto 4 gare su 4, guidate dalla stella polare del gioco, più del doppio le conclusioni degli azzurri (87 a 38), migliore l'efficacia realizzativa dei Diavoli Rossi (8 gol con meno tiri contro i 9 della truppa di Mancini) che concedono di più rispetto a noi, basti vedere il dato delle parate: 12 quelle di Courtois, appena 4 per Donnarumma, un gol subito per entrambi. E poi due collettivi molto forti, meno giovane quello belga anche se più collaudato.

Ma al di là dei numeri, conterà il campo. Non vedremo un'avversaria simil Austria, che presserà gli azzurri a tutto campo, ma dei rivali che qualcosa concederanno come ha insegnato il cammino della squadra di Martinez a Euro2020. Poi conteranno le scelte e i protagonisti: un Belgio senza De Bruyne ed Edin Hazard sarà un'altra cosa - sono stati convocati, ma è difficile il loro recupero - come un'Italia con Chiellini e Chiesa titolari (gli unici dubbi di Mancini che si porterà almeno fino a stamattina, ma sono favoriti per giocare). La missione principale degli azzurri è incatenare Lukaku come riuscì alla nazionale di Conte cinque anni fa (proprio l'allenatore che lo ha fatto crescere nell'ultima stagione), anche se all'epoca il Belgio era all'inizio del suo ciclo - ci saranno almeno sei titolari reduci di quella squadra guidata da Wilmots contro i probabili tre (Bonucci, Chiellini e Immobile) degli azzurri -. «Vincerà chi farà meno errori come spesso capita in partite da dentro o fuori - così Mancini che ritroverà il collega Martinez affrontato più volte in Inghilterra -. Faremo la nostra gara e il nostro gioco, vedendo poi l'evoluzione della sfida. Sappiamo che affrontiamo forse la miglior squadra in Europa insieme alla Francia, vedremo cosa accadrà. Pagherei per soffrire come con l'Austria e fare 26 tiri. Conosciamo le nostre qualità, cercheremo di divertirci e vincere».

E sulla pretattica dei belgi a proposito degli infortunati eccellenti, il ct ha commentato: «Normale, ma per gli spettatori vedere le due squadre al completo sarebbe ancora più bello. Noi ci auguriamo che possano recuperare tutti i giocatori, sapendo ovviamente che ci metterebbero più in difficoltà ma il bello del calcio è anche questo». «Siamo pronti a fermare Lukaku senza snaturarci - così Chiellini, primo capitano "svincolato" dell'Italia -.

Ma il Belgio non è solo lui, sono in piena fase di maturità, hanno esperienza in tutti i reparti e vorranno finalmente alzare un trofeo».

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