Al varo della crociera rossonera (4 mila tifosi), Barbara Berlusconi, madrina dell'operazione marketing (Galliani assente perché oggi in Lega c'è la battaglia Sky-Mediaset sui diritti tv), ha accolto ufficialmente a bordo Pippo Inzaghi e provato a sbarcare Mario Balotelli. Non è stata una battuta sfuggita per caso ma la conferma dell'orientamento autentico del club che sta lavorando da giorni a questo futuro e a un Milan nuovo e inedito. Non proprio a fari spenti se infatti nelle ultime ore sono accaduti i seguenti fatti: 1) incontro tra Galliani e Raiola; 2) viaggio di Arsen Wenger in Brasile per incontrare il manager di Mario e magari riuscire a sentire il diretto interessato sul trasferimento all'Arsenal. Barbara Berlusconi ha usato il tratto elegante e lasciato la porta aperta a qualsiasi soluzione. Ecco come: «Balotelli è un grande giocatore ed un grande talento italiano. Tuttavia penso che nessuno è insostibuile e vedremo cosa succederà». Stesso stile anche sull'altro possibilissimo addio, per motivi diversi, cioè Ricardino Kakà: «È uno che ha fatto la storia del Milan. So che sta prendendo una decisione importante e che deve prendere con assoluta serenità. Saremmo felici se rimanesse ma prenderemmo atto della scelta se volesse andare via». Dietro queste due frasi, aggiunte al giudizio tutto miele dedicato a Inzaghi («ha la mentalità vincente e siamo sicuri che farà bene, abbiamo l'obiettivo di tornare in Champions, quello è un must, spero che possa contagiare con il suo entusiasmo tutta la squadra»), c'è il piano del prossimo Milan. Che deve necessariamente passare attraverso una robusta dieta dell'attuale rosa (bisogna scendere a quota 24-25 unità) e a una riduzione drastica del monte-stipendi.
Con il ritorno a casa di Kakà (destinazione San Paolo prima di volare negli Usa a concludere la carriera), e la risoluzione consensuale (da concludere nei prossimi giorni) del contratto costoso di Robinho (6 milioni di euro netti l'anno, pari a 12 per il bilancio), il club può ricavare la cifra per sostenere l'operazione Iturbe («lo trattano mio padre e Galliani» dixit Lady B) a cui ha lavorato in largo anticipo rispetto alla concorrenza per evitare sorprese. Il capitolo Balotelli è quello più semplice da decifrare. Il Milan è pronto a cederlo, ma deve fare plus-valenza perché l'operazione diventi sostenibile economicamente: a bilancio l'attaccante azzurro è iscritto a 17 milioni di euro, quindi solo nel caso di offerta molto ricca (30-35 milioni), si può procedere alla cessione. Che aprirebbe uno scenario suggestivo: a quel punto il Milan andrà a caccia del sostituto di Balotelli. Inzaghi ha dettato un orientamento: si tratta di Mandzukic, ideale per disegnare lo schieramento secondo il 4-3-3 che già con Allegri portò in dote il terzo posto.
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