Estate 1986. L'Italia campione in carica è appena uscita con le ossa rotte dai Mondiali e il calcio italiano è scosso dal secondo scandalo scommesse nel giro di sei anni. E, come la prima volta, la Lazio si ritrova di nuovo costretta a pagare il conto del comportamento sciagurato di un suo ex giocatore. Così, dopo aver evitato per un soffio il fallimento e la scomparsa, dopo esser ripartita da zero, con dirigenza e giocatori nuovi, quella squadra, costruita per centrare la promozione in serie A, si ritrova improvvisamente condannata alla serie C. Divampa un agosto torrido, con Roma sconvolta da manifestazioni e scontri tra i tifosi laziali inferociti per l'ingiustizia subita e la polizia chiamata a difendere i dirigenti della Federcalcio e i giudici sportivi. È l'inizio di un'avventura incredibile, di un'annata di grande sofferenza in cui quel gruppo, guidato da Fascetti e figlio di un calcio antico, si conquista di diritto il suo posto nella leggenda della Lazio, al pari e forse anche più della squadra di Maestrelli e di quella di Eriksson, le uniche due fra le centoundici della storia della società capaci di vincere lo scudetto.
La banda del meno nove la racconta fedelmente, ripercorrendo attraverso i ricordi dell'autore Stefano Greco (che l'ha vissuta intensamente sia come giornalista al seguito della squadra che come tifoso) e dei suoi protagonisti (Fiorini, Fascetti, Caso, Gregucci, Terraneo, Poli e tanti altri) tutte le tappe della grande impresa: dal patto di ferro stretto tra Fascetti e la squadra nel ritiro di Gubbio alla salvezza conquistata undici mesi dopo nello spareggio con il Campobasso, passando per quella Lazio-Vicenza che per i laziali è ancora, a distanza di 25 anni, la Partita.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.