Anche a Londra, come sempre, il vero oro olimpico sarà quello che si porteranno a casa Jacques Rogge e i suoi compagni del Cio: il presidente dello sport mondiale ha annunciato con entusiasmo che il movimento olimpico si appresta a tagliare il traguardo dei 4 miliardi di dollari in diritti tv, che in tempi di vacche magre fanno sempre un bel vedere. Se in Gran Bretagna questa soglia verrà solo avvicinata (3,9 miliardi), già a Soci 2014 e a Rio 2016 si andrà oltre. Cifre a cui vanno aggiunti i ciontributi delle sponsorizzazioni, che servono a far viaggiare a gonfie vele il carrozzone olimpico.
Così, in nome dell'oro sonante, si passa sopra qualsiasi logica sportiva, si fanno proliferare gli sport, facendo salire sul carrozzone di tutto (dal badminton al taekwondo, a certe esibizioni al limite del circense come il trampolino elastico o la BMX, che altro non è se non la bicicletta acrobatica), per poi buttare a mare altri senza complimenti, come è stato fatto con baseball e softball in nome del contenimento dei posti letto al villaggio, ma più realisticamente perchè l'assenza delle grandi stelle delle Major league non produce dollari in diritti tv.
L'Olimpiade di Jacques Rogge è diventata una sorta di albergo in cui si entra e si esce a rotazione. Parliamo di sport, ma soprattutto di specialità: si aprono le porte alle pugilesse, che vanno ad aggiungersi ad altri spettacoli discutibili (come le lottatrici e le sollevatrici di pesi) nel nome della parità dei sessi, ma poi si cancellano discipline di grandissima tradizione riformando i programmi ad ogni edizione dei Giochi. Dal tabellone di Londra 2012 sparisce ad esempio l'inseguimento su pista del ciclismo, decisione che paradossalmente va a colpire proprio gli inglesi che l'avevano dominata con Wiggins nelle due ultime Olimpiadi, dopo che il Cio aveva già ucciso il tandem e il chilometro da fermo cancellando i ricordi di ori prestigiosi (Faggin, Gaiardoni, Sercu). Già abolita anche l'americana, introdotta solo dodici anni fa, per far posto al keirin e da quest'anno anche all'omnium. Chi vuole capirci qualcosa deve impegnarsi a fondo.
Strategie ondivaghe che ad esempio ad ogni Olimpiade rimescolano le classi della vela (non ci sarà più il classico tornado), tanto che da Rio non vedremo più il windsurf che tante medaglie ci ha regalato con Alessandra Sensini. Ma se pensiamo che dopo Barcellona è stato abolito persino il due con degli Abbagnale nel canottaggio...
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