Il Bayern non lascia. E Madrid raddoppia

Un gol di Koke manda a casa il Barcellona. L'illusione United dura un minuto

Il Bayern non lascia. E Madrid raddoppia

Clamoroso al Vicente Calderon, sarebbe da dire parafrasando un vecchio adagio di un cronista radiofonico. L'impresa la compie Diego Simeone che in un colpo solo riporta in semifinale di Coppa dei Campioni l'Atletico Madrid dopo 40 anni e fa fuori il Barcellona, interrompendo l'egemonia europea dei blaugrana (sei semifinali di fila e tre vittorie del trofeo negli ultimi 8 anni). L'era di Guardiola è lontana anni luce e intanto il Pep, alla guida del Bayern, è pronto ad allargare la sua bacheca. Dopo la Bundesliga, la Supercoppa europea e il Mondiale per club, ora potrà proseguire la caccia al bis in Champions dei tedeschi. Sventato il pericolo del Manchester United, che all'Allianz Arena ha gustato la qualificazione appena 95 secondi.
Aveva ragione il Tata Martino, tecnico del Barcellona, alla vigilia del derby di ritorno con l'Atletico Madrid: «Andrà avanti chi segnerà per primo». E gli avversari impiegano solo 5 minuti per rompere l'equilibrio, durato in stagione quattro partite, e siglare la grossa sorpresa. Il gol è di Koke ed è una rete storica perché chiude di fatto un ciclo, quello del Barça, durato quasi un decennio.

L'Atletico non batteva il Barcellona dal 2010 e anche senza Diego Costa (tenuto a riposo per non fargli perdere l'importante finale di stagione) ottiene l'impresa. Blaugrana sorpresi dall'inizio a cento all'ora degli avversari: improvvisi cambi di gioco, accelerazioni e dopo il gol di Coque, nato da un assist di Adrian che nella stessa azione aveva colpito un palo, due legni anche per l'ex David Villa. Il Barcellona fatica a riprendersi e raramente si rende pericoloso, nonostante alla fine Martino abbia in campo tutte le sue punte. Il gocciolante rubinetto di Leo Messi resta chiuso, con la Pulce mai in gol quest'anno contro i Colchoneros, vittima preferita in carriera (20 reti). Per la rivincita, appuntamento al Camp Nou il 18 maggio nella sfida che metterà probabilmente in palio il titolo di Spagna, Real permettendo. Intanto le due squadre di Madrid approdano in semifinale. Emozioni anche all'Allianz Arena dove il sogno del Manchester United di far fuori i campioni in carica dura nemmeno due minuti. Il tempo trascorso dal gran gol di Evra (un sinistro al volo da fuori area) alla zuccata di Mandzukic, pescato alla perfezione da Ribery. Poi il Bayern mette la freccia: in otto minuti Muller e Robben chiudono la pratica. Non sarà la rivincita della rimonta storica dello United nella finale del 1999, ma poco ci manca.

Per gli inglesi un'altra delusione in una stagione con scarsi sorrisi, per il Bayern è la quarta semifinale nelle ultime cinque stagioni di Champions. Restano in lizza i 4 allenatori migliori d'Europa (uno italiano, Ancelotti) e tutti hanno avuto a che fare con la nostra serie A. Una magra consolazione per il malandato football della Penisola.

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