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Bergomi a ruota libera: "L'Italia di Mancini? Ecco qual è stato l'unico errore..."

Giuseppe Bergomi ha parlato in esclusiva per il giornale.it toccando diversi temi: dalla nazionale, a Inter, Milan e la lotta scudetto

Bergomi a ruota libera: "L'Italia di Mancini? Ecco qual è stato l'unico errore..."

Questa sera l'Italia di Roberto Mancini giocherà in casa della Germania la quarta sfida di questo girone di Uefa Nations League. Gli azzurri nelle prime tre uscite hanno ottenuto una vittoria convincente contro l'Ungheria e due ottimi pareggii contro la Germania, in casa, e contro l'Inghilterra a domicilio. Gli azzurri guidano il girone con cinque punti davanti all'Ungheria a quota 4, i tedeschi a quota 3 e gli inglesi ultimi a due punti.

Una vittoria contro la Germania darebbe un bel colpo di grazia agli avversari che resterebbero staccati di ben cinque punti dopo quattro giornate. Dopo la grande delusione per aver mancato la qualificazione a Qatar 2022, Mancini è ripartito con entusiasmo e con giocatori "nuovi" e in esclusiva per ilgiornale.it, Giuseppe Bergomi, uno degli opinionisti più apprezzati della squadra di Sky Sport, ha dato la sua opinione sulla "nuova" nazionale, sulla figura del ct, sugli errori commessi nel recente passato ma anche di Inter, Milan e tanto altro ancora:

Bergomi, come giudica questa giovane e rinnovata Italia di Roberto Mancini?

"Devo dire che prima che iniziasse questa Nations League avevo detto che c'era tanto materiale su cui lavorare. In Europa nessuno ha il nostro centrocampo se penso a Barella, Tonali, Frattesi, Pellegrini, Cristante e potrei andare ancora avanti. Sugli esterni se penso a Chiesa e Berardi che ora non ci sono sono sereno mentre anche in difesa, in porta e sugli esterni bassi siamo messi bene. Sicuramente in attacco si fa fatica a segnare ma si produce tanto. Vuoi sapere qual è stato il vero problema ed errore? Non qualificarci ai Mondiali, questa è stata la vera colpa".

Di chi è stata la colpa del fallimento azzurro?

"Penso sia stata solo colpa del momento. Ho sentito dire a tanti che il Mancio doveva rinnovare, ma dove esattamente? Avevamo in campo i migliori, e abbiamo sbagliato una partita, quella contro la Macedonia del Nord. Le assenze di Spinazzola e Chiesa si sono fatte sentire perché sono due giocatori che danno profondità. L'uscita è stata dolorosissima ed è un fallimento, forse il più grande mai vissuto però non vedo cosa avrebbe potuto fare di più".

Secondo lei è stato giusto ripartire da Mancini?

"Scelta giustissima. Mi piace il Mancio che sto vedendo in queste partite di Nations League. Dopo la finalissima contro l'Argentina gli era calato l'entusiasmo ma dopo la Germania l'ho visto bello vivo, incazzato, che dirige e che comanda come lui sa fare. Se gli dai tempo per lavorare lui ottiene sempre ottimi risultati"

Che partita sarà quella di questa sera contro la Germania?

"Io penso che si vedrà più o meno la stessa partita di Bologna dove abbiamo sofferto all'inizio ma poi siamo usciti alla distanza giocando anche bene. Io penso che gli azzurri faranno sempre la loro partita, come hanno sempre fatto, anche perché anche la Germania è in fase di rinnovamento e se in difesa gli togli Rudiger non sono così coperti".

Parliamo di campionato italiano e del possibile ritorno di Lukaku all'Inter: favorevole o contrario?

"Assolutamente favorevole, sono felice se tornasse all'Inter. Lui è l'uomo che è mancato quest'anno per vincere lo scudetto. Lukaku era il leader emotivo che trascinava tutto il gruppo e andava in contrapposizione con l'altra parte di Milano. L'Inter quest'anno ha giocato molto bene ma in alcune partite non serve solo giocare bene ma serve l'uomo che te la butti dentro e questo è mancato in qualche partita".

Si parla di una possibile cessione di un big per salvaguardare il bilancio e si parla di Skriniar: è il giocatore giusto da sacrificare?

"Io capisco che il tifoso dell'Inter si arrabbia ma purtroppo per come è messa la società non puoi pensare di mettere dentro qualcuno senza sacrificare nessuno. Io non lo darei mai via perché per me Skriniar ha lo stemma dell'Inter tatuato addosso, ma se penso a lui e Bastoni sacrifico lui perché il secondo è tecnico, forte fisicamente, mancino, classe 99. Per me tra i due è più sacrificabile Skriniar al netto che me lo terrei strettissimo".

Dybala è un affare o un rischio?

"Non lo so dire. Mi chiedo se sia possibile sostenere tre giocatori del calibro di Lukaku, Lautaro Martinez e Dybala con anche Correa e Dzeko ma se ci riescono tanto di cappello. Dybala non lo discuto tecnicamente bisogna capire come sta fisicamente, è questo il vero punto".

Il Milan ha vinto lo scudetto: cos'ha avuto in più dell'Inter?

"Qui dobbiamo uscire dall'equivoco se è stato il Milan a vincerlo o l'Inter a perderlo. Il Milan è una squadra costruita bene e ha vinto con merito. L'Inter ha giocato un ottimo calcio ma la cosa che gli ha tagliato le gambe è stata quella partita di recupero perché ogni volta pensi di avere i tre punti in tasca e non è mai così. Non si può dire che l'ha perso uno e vinto l'altro, il Milan l'ha conquistato e punto".

Come vede la Juventus visto la stagione fallimentare di quest'anno?
"Vediamo chi arriva alla Juventus che secondo me va sistemata un po' in tutti i reparti. Se arriva Pogba, ma deve arrivare con fame e non come ha giocato gli ultimi anni allo United, allora è un grande colpo. La Juventus ha bisogno del centrocampista totale che sappia fare tutto e lui nel centrocampo a tre come mezzala è fortissimo. Vederla fuori dalla lotta scudetto non è credibile ed è per questo che penso che lotterà per il tricolore con Inter, Milan e Napoli. La Roma non lo so, io sono estimatore di Mourinho, gli voglio bene ma voglio vedere come completerà la squadra.

I giallorossi li vedo un po' sotto le altre quattro".

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