Affare concluso: da ieri il Monza calcio, a punteggio pieno nel girone b di serie C, è diventato di Silvio Berlusconi. A completare l'operazione mancano solo alcuni documenti contabili (il bilancio chiuso al 30 giugno) e la firma sul contratto del manager Fininvest, proprietaria del club con il 100% delle azioni. Il presidente attuale, Nicola Colombo, figlio di Felice un tempo vice-presidente del Monza al fianco di Adriano Galliani e poi presidente del Milan della stella di Rivera, ha infatti rilevato nei giorni scorsi il 5% posseduto dal socio Roberto Mazzo per girare l'intero pacchetto azionario alla holding della famiglia Berlusconi. Definito lo schema operativo: alla conferma di Nicola Colombo quale presidente e componente del cda, si aggiungerà Adriano Galliani in qualità di amministratore delegato. Silvio Berlusconi non ricoprirà cariche, si è ritagliato il ruolo di gran suggeritore.
«Uscirò dal capitale del Monza mantenendo la carica di presidente in riconoscimento del lavoro fatto in passato: per questo sono molto soddisfatto» la frase di Colombo che ha confermato il tam tam delle agenzie giornalistiche. Tra venerdì e sabato è in programma a Monza, nella sede dell'Assolombarda, la conferenza stampa che renderà ufficiale il passaggio di consegne. Definite, nel dettaglio, le dimensioni finanziarie dell'operazione: Fininvest verserà 3 milioni di euro alla holding di Nicola Colombo oltre a una piccola cifra (115mila euro) utilizzata per ottenere il 100% del pacchetto azionario.
Da oggi può cominciare una nuova avventura per il calcio brianzolo oltre che per tutto il movimento. «Qualcuno ha sostenuto che l'ingresso di Berlusconi nel Monza è paragonabile per il movimento all'effetto virtuoso di CR7 nella Juve» l'accostamento citato da Adriano Galliani che tornerà così a occuparsi di calcio, la sua grande passione, al fianco della sua musa di sempre, Silvio Berlusconi appunto, «senza dimenticare l'amore per il Milan». Le ambizioni sono dichiarate: trascinare il club in serie A, traguardo soltanto sfiorato in due occasioni negli anni Settanta. Definite anche le linee guida: comporre una squadra di giovani talenti espressione della migliore tradizione del vivaio italiano, da sempre un progetto vivo nella testa di Berlusconi che provò a realizzarlo appena arrivato alla presidenza del Milan con Arrigo Sacchi.
Nelle chiacchierate informali avvenute durante il rito del pranzo del lunedì ad Arcore hanno preso a circolare anche alcune candidature, da quella del tecnico Brocchi a quella del ds Maiorino quali futuri collaboratori. Ancor più suggestiva l'idea, irrealizzabile, di proporre a Kakà la possibilità di rimettere gli scarpini per offrire al pubblico anche un personaggio simbolico che ha già reso memorabili le conquiste euro-mondiali del Milan storico.
Tra i piani extra-calcistici, già esaminati dai manager di Fininvest, nessun dossier sullo sviluppo immobiliare della zona ma un progetto di ristrutturazione parziale dello stadio Brianteo per il quale la vecchia società ha ottenuto la gestione dal comune per i prossimi 40 anni.
La struttura ha una capienza complessiva di 18mila posti attualmente ridotta a 5-7mila poiché il settore dei distinti è stato chiuso al pubblico. Domani, per il Monza calcio, in attesa dell'arrivo solenne del nuovo proprietario, sarà ancora campionato. In programma c'è il derby con il Renate alle ore 18.30, prevista la diretta su Raisport.
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