Cialtronando, verrebbe da dire che il mercato del Milan lo stia facendo l'Inter. Non appena qualcuno dello staff di Moratti, o il presidente stesso, fa un nome, un minuto dopo esce la notizia che c'è sopra anche il Milan. Ezequiel Schelotto, Francesco Lodi, Nicola Bellomo, Domenico Berardi e Mauro Icardi magari sono solo coincidenze. A parti inverse si direbbe che quelli di via Turati sono veramente scaltri a depistare i cugini su falsi obiettivi. Adesso sarebbe bizzarro se Edwin Dzeko vestisse nerazzurro, non ora ma a giugno. Questa estate il bosniaco era talmente vicino al Milan che i bookie bancavano a 1,40 il suo trasferimento.
Comunque su Schelotto si è mosso Moratti, un argentino nel club degli argentini sembra più logico, mentre Lodi è in parola con Galliani, almeno questo si dice. Bellomo, Bari vecchia, ha espresso il desiderio di giocare nell'Inter con Cassano ma se il Milan lo chiama, vola. L'offerta dell'Inter pare sia stata bassissima, Galliani lo lascerebbe a Bari fino a giugno. Su Berardi ci sono anche Napoli, Juventus e Manchester Utd. Mancino, esterno alto, ha già un valore che si aggira sui 4 milioni, chi lo vuole veramente ne dà cinque e il Sassuolo glielo porta a spalla. Icardi è già al centro di un'asta internazionale, guadagna 60mila ero a stagione, la Sampdoria sta raschiando il barile per trattenerlo, non sarà facile, i due Manchester alzano quotidianamente la cifra, una questione di prestigio tutta britannica.
I casi aperti comunque sono altri: Balotelli, De Rossi, Miccoli e Robinho su tutti. Il City espugna il campo dell'Arsenal dopo 37 anni, ma Supermario entra solo al 43' del secondo tempo. Galliani ha detto: «Se non va via nessuno, non arriva nessuno». Ma Robinho è sempre sul mercato, domenica è subentrato a El Shaarawy al 21' della ripresa, non ha più voglia e vuole solo il Santos: sarebbe uno che va via.
Fra Zeman e De Rossi, escluso per scelta tecnica contro il Catania per la sesta volta in campionato, uno è di troppo.
L'equivoco finirà a giugno, uno dei due lascia la capitale. Fabrizio Miccoli in gran segreto aveva già trovato un accordo con il Torino, Zamparini lo ha bloccato nel timore di una rivolta di piazza, ma non gli rinnova il contratto in scadenza. Altro addio pesante a giugno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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