In classifica hanno un solo punto di differenza (5 la Roma, 4 la Lazio). Ma gli stati d'animo dei due gruppi sono molto diversi. Nell'ambiente giallorosso l'entusiasmo è risalito alle stelle: merito del doppio poker in campionato e in Europa con i ventenni Zaniolo e Kluivert tra i protagonisti. In quello biancoceleste il doppio ko delle ultime due gare maturato nei secondi tempi ha invece aperto i processi su un gruppo fragile a livello mentale e un allenatore al quale in molti attribuiscono pesanti responsabilità riguardo gli ultimi risultati. Eppure, dopo il derby dominato dai pali e mai giocato così in anticipo, i ruoli sembravano invertiti: la Lazio dava sicurezze, creava occasioni ma aveva il limite di essere poco cinica; la Roma sembrava invece vulnerabile in difesa e incapace di mostrare un gioco spumeggiante. Oggi per entrambe c'è un esame emiliano: impegnativo quello per la truppa di Fonseca che va a far visita al sorprendente Bologna di Mihajlovic, non facile quello per la squadra di Simone Inzaghi che riceve all'Olimpico il Parma (due sconfitte in 3 gare e un unico successo, esterno, a Udine). La Roma è abbonata all'X lontano dal suo campo da quattro partite, la Lazio vuole subito allontanare lo spettro del ritiro forzato a Formello, minacciato dal patron Lotito in caso di prestazioni negative stasera e mercoledì a Milano contro l'Inter.
«Il Bologna è una bella squadra che riflette il carattere del suo allenatore, al quale auguro una pronta guarigione, è un lottatore», così Fonseca. «Non siamo né polli, né fenomeni, torniamo umili e uniti», il messaggio alla squadra di Inzaghi.
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