Non ancora dottoressa, ma studia e marcia alla stessa velocità. Eleonora Giorgi che una volta faceva rima con attrice di successo, oggi lo fa con marciatrice da record, è una bocconiana, nel senso pieno del termine: nel 2011 laureata in "Economia aziendale e management", tuttora iscritta per la laurea magistrale. Ancora un paio di esami e arriverà la laurea in Economia delle pubbliche amministrazioni e istituzioni internazionali.
Complimenti dottoressa, se non fosse che quando marcia fila anche più forte. Ventiquattrenne e milanese, ex mezzofondista, fla Giorgi rappresenta la nouvelle vague, al femminile, della marcia italiana. Allenata da Gianni Perricelli, decima ai mondiali di Mosca dell'anno scorso, ieri ha dato una ritoccata al pedigrèe. Marciando nell'umido di Taicang, cittadona da un milione di anime ad un passo da Shangai (Cina), Eleonora ha stabilito il record italiano della 20 km: tempo 1 ora 27 minuti e 5 secondi, appena sotto il primato di Elisabetta Perrone (1h 27'09). Lombarda delle Fiamme Azzurre, è arrivata quinta nella gara vinta dalla russa Anisya Kirdyapkina (1h 26'31 migliore prestazione mondiale 2014).
Per la Giorgi si tratta di un progresso personale di 24 secondi. Curioso il modo di arrivarci: «Fino al 15° km, non si capiva se il tempo poteva saltar fuori. Poi, agli ultimi due giri, Perricelli mi ha letteralmente lanciato un urlo per darmi una mossa perchè il record era possibile». E lei è andata, via come una scheggia.
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