Il calcio è strano e bello davvero. Tra Juventus e Bologna ci sono un tot, e tanti, punti di distacco in classifica. Dunque, come si usa dire e scrivere, sulla carta non ci sarebbe stata partita. La carta, per fortuna, resta nei cassetti quando l'arbitro fischia e, allora, dalle parole si deve passare ai fatti.
La partita, per la Juventus contro il Bologna che scivola verso la B, è stata sofferta, lunga, affannata e affannosa nei minuti di recupero, perché un solo gol, quello realizzato da Pogba, non ha concesso ai bianconeri la tranquillità necessaria per sviluppare il gioco voluto e disegnato da Conte.
La Juventus ha giocato per un'ora e mezzo un football cocciuto, cercando soluzioni di ogni tipo, trovando il Bologna incapace di preoccuparla con eventuali contropiede ma assolutamente compatto davanti a Curci, secondo repertorio di chi deve salvare la pelle e la classifica.
A ribadire il concetto, il primo e unico tiro dei bolognesi, indirizzato nella porta di Buffon, è arrivato al minuto trentasei della ripresa. Eppure il tempo passava e la preoccupazione per Conte e il popolo dello Juventus stadium aumentava. Un popolo strano perché nonostante la squadra abbia conquistato diciassette vittorie su diciassette partite interne di campionato, ogni tanto riesce a farsi riconoscere per i soliti strilli volgari e qualche fischio e mormorio per un passaggio sbagliato.
Se la paura fa 90 anche la vittoria di ieri sera definisce lo stesso numero in classifica per la Juventus che ha consolidato il proprio vantaggio prima che la Roma affrontasse la Fiorentina, dunque caricando la squadra di Garcia di un peso supplementare.
Il gol di Pogba, elegante e potente per stile, è arrivato dopo una serie di tentativi e di strafalcioni dello stesso francese, il quale, nella parte finale della partita si è concesso numeri di prestigio e di narcisismo tipico da cocoricò. Pogba ha talento e strapotere fisico che, spesso, non mette a disposizione di se stesso e della squadra, preferendo i ghirigori alla sostanza. Verrà il tempo ma se davvero qualche club è pronto a versare 70 milioni di euro non ci penserei nemmeno lo spazio di un mattino, come scrisse un compatriota di Pogba.
Le scelte di Conte, che ha preferito confermare la strana coppia di attacco Giovinco-Llorente, fanno presumere che giovedì prossimo, a Lisbona contro il Benfica per l'Europa League, la Juventus presenterà una prima linea diversa, con il recupero di Tevez e il probabile inserimento a centrocampo di Vidal.
Di certo la condizione fisica di Marchisio è spettacolare, quando carica la corsa, ingobbendosi, Marchisio ricorda Tardelli e la sua efficacia è decisiva sia in fase difensiva che in appoggio alle punte ed è questa una buona notizia per Conte e soprattutto per Prandelli. Lo stesso dicasi per Pirlo il quale anche ieri ha giocato con la semplicità di chi riesce a "far ragionare" il pallone oltre al cervello, sottraendosi al controllo assiduo dell'avversario. Non ha sbloccato il risultato calciando un paio di punizioni, alte e contro la barriera, ma rappresenta la banca del gioco bianconero.
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