Bologna-Milano, l'eterna sfida che si deciderà solo in regia

Ci prende la nostalgia mentre Segafredo Virtus e Armani Olimpia si fanno il saluto per una finale scudetto

Bologna-Milano, l'eterna sfida che si deciderà solo in regia
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Leggendo Bianchini («Oltre il basket») e il nuovo libro di Dan Peterson ci prende la nostalgia mentre Segafredo Virtus e Armani Olimpia si fanno il saluto per una finale scudetto che si inizia stasera alla Fiera di Casalecchio, una sfida che dura da anni e negli ultimi quattro ha visto sempre queste due regine giocarsi tutto.

Messina e Milano per il terzo scudetto consecutivo, il grande guru, contro Banchi che ha ridato il sorriso a Bologna, allenatore dell'anno ai mondiali con la Lettonia che purtroppo sembra più forte dell'Italia nel prossimo preolimpico. Notti magiche per una finale su 5 partite servite in diretta televisiva fra Nove, Eurosport, DMax, Dazn, uno stupido autoscontro per gara due di sabato quando alla stessa ora vorremmo rivedere Jacobs rivincere il titolo europeo sui 100.

L'ex virtussino Messina che a Bologna ha dato coppe e scudetti contro l'ex Olimpia Banchi che a Milano ha regalato momenti speciali ribaltando la sua culla di Siena. Troni diversi in una battaglia che li ha già visti scontrarsi per 15 volte fra campionato e coppe dal 2000 ad oggi. Valutando la stagione, una Virtus più bella anche in Eurolega, la fossa delle Marianne per le nostre regine, giustamente prima alla fine della stagione in campionato che le ha dato il vantaggio del fattore campo per questa finale, si dovrebbe dire che i favoriti sono quelli delle Vu Nere. Stasera, ore 20.30, scopriremo se è proprio così. Duelli fra la miglior difesa milanese e l'attacco bolognese. Shengelia contro Mirotic, Belinelli magico tutto l'anno davanti a Shields il cavaliere di bronzo. Il ritrovato Tonut per arginare la forza atletica di Cordinier. Melli come totem della difesa milanese. Dunston e Hines i grandi veterani al passo d'addio.

La chiave della sfida sarà in regia più che al centro, ma Napier dovrà sfuggire alle trappole di Hackett aiutato da Pajola, con la speranza che Lundberg, se sarà guarito, possa essere il cavaliere matto che sposterà i pesi sulla bilancia per Bologna. Auguriamoci che la sfida resti soltanto sul campo e nessuna voce o fischio stonato rovini quella che vorremmo fosse una festa.

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