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Bonucci, capitano stakanovista dalla Juventus alla Nazionale

È l'unico a non aver saltato nemmeno un minuto

Bonucci, capitano stakanovista dalla Juventus alla Nazionale

Un capitano stakanovista. È Leonardo Bonucci, che guiderà domani sera l'Italia all'Olimpico contro la Grecia. Con la maglia verde, e non sarà l'unica volta, la rivedremo probabilmente anche in una delle due sfide di novembre, mentre quella azzurra potrebbe tornare solamente in primavera quando lo sponsor tecnico presenterà quella ufficiale per l'Europeo.

Verde, bianca o azzurra che sia la maglia, al centro della difesa ci sarà anche domani sera Bonucci. Per la sua dodicesima partita ufficiale da titolare dall'inizio della stagione. E finora non ha saltato nemmeno un minuto. Nella Juventus ha fatto percorso netto: sette presenze su sette in campionato, mai sostituito come nelle due gare di Champions contro Atletico Madrid e Bayer Leverkusen. E in Nazionale a settembre c'è sempre stato sia contro l'Armenia che contro la Finlandia. Chiamato agli straordinari complice il grave infortunio di Giorgio Chiellini che ha obbligato Maurizio Sarri e di riflesso anche Roberto Mancini a non rinunciare mai al difensore centrale viterbese. Che non si è mai tirato indietro, in bianconero come in azzurro. Anche se in Nazionale nell'ultimo anno ha dovuto fare i conti con le polemiche: dai fischi di San Siro nel novembre 2018, beccato dai tifosi rossoneri per essere tornato alla Juve, alle accuse di essere simulatore nella partita con l'Armenia. Sarri recentemente lo ha elogiato per come si è preso le responsabilità: «Bonucci dà un contributo da capitano vero».

E da condottiero ha guidato gli azzurri nella visita al Bambino Gesù di Roma in occasione dei 150 anni dell'ospedale pediatrico per regalare un sorriso ai bambini malati. Momento toccante per gli azzurri che hanno giocato e portato regali ai piccoli, ma il pensiero di tutti è stato quello di aver ricevuto molto di più di quanto dato. Il ct Mancini: «Questi bambini ci insegnano che bisogna lottare e non fermarsi mai. Vedere loro così piccoli e inermi, con tanta forza, ci può migliorare come persone».

Al fianco del ct, Gianluca Vialli per quattro giorni ambasciatore azzurro, mentre si inseguono le voci di un suo ruolo da capo delegazione all'Europeo.

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