Un minuto di fuochi d'artificio e uno spettacolo lungo novantatre minuti. Alla fine a Fiorentina e Napoli resta un punto che ai fini della classifica serve a poco. La squadra di Sarri a tre punti dalla Juventus, mentre i viola si vedono agganciare dalla Roma al terzo posto. E venerdì all'olimpico i giallorossi aspettano proprio la squadra di Sousa.
Le due bocciate dall'Europa, piccola, del giovedì, hanno voglia di mettersi alle spalle le delusioni con Tottenham e Villareal. Partono a razzo, una velocità di esecuzione da palcoscenico europeo. Dopo sei minuti Alonso mette già la freccia con uno stacco imperioso su azione da calcio d'angolo. Palla al centro e uno a zero. Ma non passano dieci secondi che il Napoli ristabilisce l'equilibrio: su un lungo lancio lo stesso difensore spagnolo fa uno svarione incredibile, non s'intende con Tatarusanu e mette il pallone sui piedi di Higuain che segna a porta praticamente vuota. A dispetto del presunto chilo e mezzo di sovrappeso il Pipita riprende la marcia del gol, dopo due passaggi a vuoto in campionato contro Juventus e Milan.
Sarà l'unica cosa brutta in una partita piena zeppa di cose belle. Nel primo tempo la scena la occupa soprattutto la Fiorentina che mette nel conto anche due legni d'antologia: il primo di Kalinic davanti a Reina, è anche un mezzo errore, il secondo di Tello è un sinistro a giro di rara bellezza. Forse un Napoli mai visto così in difficoltà a conferma dei recenti passi falsi. Nell'intervallo deve essersi fatto sentire Sarri e infatti, dopo, si vede una squadra che per lunghi tratti gioca il miglior calcio del campionato. Ma se a salvare il Napoli ci avevano pensato i legni, a salvare la Fiorentina ci pensa un Tatarusanu a più riprese decisivo. Incredibile la doppia parata del portiere viola prima su Callejon e poi sulla respinta miracolosa sul tap in a botta sicura di Higuain. Ma il nazionale rumeno non si è accontentato e nel finale ha detto di no anche a Insigne. In tutto questo la Fiorentina non sta a guardare, come il Napoli nei primi 45 minuti, e si crea comunque le sue occasioni anche se non sfrutta a dovere un paio di ripartenze.
Alla fine il pareggio può essere anche il risultato più giusto, ma fa felici solamente la Juventus e la Roma. Le protagoniste di due rimonte incredibili: i bianconeri in assoluto, i giallorossi con le sei vittorie di fila grazie alla cura Spalletti. Probabilmente il campionato sta rimettendo ordine con le due favorite ai nastri di partenza che stanno tornando prepotentemente nelle posizioni per le quali venivano accreditate.
Perché la sfida del Franchi conferma la Higuain dipendenza del Napoli che da ormai un mese tra serie A ed Europa League non riesce a segnare più di un gol a partita: in sei match, la miseria di tre reti. E adesso divide la palma di miglior attacco del torneo con la Roma. Difficile tenere il passo della Juve se non ritrova confidenza con la porta.
Invece la Fiorentina conferma tutte le sue qualità e i suoi limiti: quando gioca ad alti ritmi, diventa ingiocabile, appena rallenta fatica anche contro l'Atalanta. Comunque Juve e Roma ringraziano per lo spettacolo e intanto mandano avvisi alla concorrenza: non concediamo più vantaggi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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