La Brignone conquista la combinata ed eguaglia mamma Quario

Maria Rosa Quario

Crans Montana Scusate il ritardo Ma non per la vittoria che, arrivi ad ottobre o a marzo, per un atleta è sempre la benvenuta. Mi riferisco al ritardo nel raggiungere quei numeri, 4 e 15, da tempo nel mirino di Federica Brignone per una personalissima sfida in famiglia con la sua mamma, la sottoscritta. Quattro vittorie e quindici podi in coppa, ora pari siamo, ma solo nelle cifre, perché un conto è vincere e salire sul podio solo in una disciplina (lo slalom) come ho fatto io, un altro è vincere e salire sul podio in tre discipline diverse, gigante, superG e, da ieri, combinata, come ha fatto lei. Siamo a Crans Montana, perla del Vallese svizzero, e in programma c'è la prima gara post Mondiali, con un superG abbinato allo slalom. La giornata comincia malissimo, perché le prime tre al via finiscono nelle reti. Non sono tre atlete qualsiasi, sono la campionessa del mondo di discesa Ilka Stuhec, illesa, la campionessa del mondo di gigante Tessa Worley, idem, e la quarta della combinata di St. Moritz, la svizzera Denise Feierabend che invece, purtroppo, finisce in toboga con un ginocchio malconcio.

Fermi tutti, si riparte, abbassando la partenza per eliminare il salto in curva che ha creato problemi. Oltre alla povera Feierabend però non si ripresentano al via le americane Ross, Shiffrin e Vonn: pista e neve, secondo loro, sono pericolose. Si ricomincia dunque e la Stuhec va subito al comando, ma alle sue spalle, sorpresa sorpresa, si infila Federica, dopo una prova coraggiosa e tatticamente perfetta.

Ma siamo solo a metà gara e ora c'è lo slalom, che non è di quelli tipici da gare di combinata, pista piatta e tracciato dritto, no. A Crans il pendio è ripidissimo e le porte girano. Ed è qui che Fede completa il capolavoro, sciando sciolta, sicura e veloce mentre la luce del display con i tempi resta verde e ancora verde sui riferimenti di Michaela Kirchgasser, cui rifila un secondo abbondante. Ma c'è ancora la Stuhec, che poche porte dopo il via ha subito luce rossa e si ritroverà battuta di un secondo e un centesimo. Fede ha vinto dunque, come nel gigante di San Vigilio un mese fa, come altre due volte, ancora in gigante e in superG, la scorsa stagione.

E siccome due più due fa quattro eccola, mi ha raggiunta, regalando all'Italia la seconda vittoria in combinata della storia, 23 anni dopo Bibi Perez. «Ok mamma, obiettivo raggiunto, adesso posso smettere, anzi no, adesso mi tocca superarti!».

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