È mercato e anche una questione di uomini. Adesso il caso Salah sta andando oltre la destinazione del suo cartellino, e la Fiorentina dopo la lettera di diffida inviata all'Inter ha sguinzagliato il suo consigliere Paolo Panerai che si è esibito in una bizzarra lezione di moralismo: «Se le società di calcio dovessero rispettare la trasparenza - ha twittato al presidente Malagò chiamandolo Giovanni -, l'Inter sarebbe già retrocessa. Che soldi sono, di chi, a partire dalle Cayman?». Il club viola è comprensibilmente su di giri, ogni stagione si ritrova a dover fare i conti con qualcuno che se ne vuole andare e i Della Valle sono al limte di una crisi di nervi. Sono belli perchè sono ingenui, dicono che il loro limite sia tagliare i ponti con procuratori e mediatori e tentare sempre il colloquio personale con il tesserato. Lodevole, ma se questo è il risultato è un disastro saranno anche gentaccia, ma ci sono e spesso dettano le regole. Ramy Abbas, il nuovo avvocato di Salah, sembra un osso duro e ha capito che la Fiorentina non ha in mano niente se non una pratica deontologica che vorrebbe un approccio diverso per un calciatore sotto contratto. Un club che cerca un giocatore prima si sincera della sua volontà a cambiare maglia e poi chiama il club in cui è tesserato. Nel caso Salah il club è il Chelsea. Il resto è livore. L'Inter ha risposto che nessuno si deve permettere di parlare a sproposito della società. Come fa Salah a giocare il prossimo campionato con la Fiorentina? È specioso il tentativo di usarlo per morigerare il calcio, Salah non vale tutta questa attenzione. Quando le difese hanno capito come giocava è sparito nel giro di tre mesi, giocatore da contropiede, da spazi larghi, non vale i 20 mln che vuole Mourinho, l'innamoramento di Mancini è un mistero. L'Inter farebbe bene a mollarlo, c'è Perisic a un passo e Jovetic con qualche problema fisico insoluto ma meno problematico.
Certo che il ritorno al mercato dell'Inter sta lasciando il segno. Willy Ndangi, padre di Imbula da poco passato dall'Olympique al Porto con un colpo di mano non misterioso, si è sfogato e sul Journal du Dimanche ha dichiarato che il sistema Inter lo fa vomitare: «I suoi intermediari mi hanno anche mandato messaggi con minacce». In attesa di canoniche smentite da parte del signor Willy, l'Inter farebbe bene a fare un'indagine interna su questi intermediari che minacciano.
L'altro caso pruriginoso è quello di Alessio Romagnoli, rientrato alla Roma dopo un'ottimo campionato nella Samp, ufficialmente fuori mercato per dichiarazione esplicita di Walter Sabatini, talento dell'Under e domani della Nazionale maggiore. Sabatini sta parlando con il Milan che si è fermato a un'offerta di 14 mln sui 30 iniziali chiesti dalla Roma, ma ci sono anche Napoli e Juventus che affiancandolo a Rugani, costruirebbe in bianconero la coppia di centrali del futuro. Tutto lecito se non ci fosse il contenzioso delle ferie che qualcuno ha letto come un segno di rottura. Reduce dalla fase finale dell'Europeo under 21, il giovane difensore aveva chiesto un doveroso periodo di riposo, la Roma gli ha risposto che serviva e lo ha convocato per il ritiro. Ma ieri è partita per Pinzolo e lui non era fra i convocati. E così anche De Laurentiis si è rifatto sotto. La Roma resta a Pinzolo fino all'11, poi dal 14 luglio partirà per la tourneè in Australia e Indonesia, magari Romagnoli raggiungerà i compagni almeno per la seconda fase della preparazione, al momento sembra averla vinta lui, un caratterino si dice, ma Mihajlovic lo conosce bene, e lo ha messo in cima ai rinforzi.
Da tenere d'occhio Higuain a un passo dall'addio con il Napoli,
l'Arsenal ha offerto 60mln. E poi Arturo Vidal. Il cileno resta sul mercato ma Florentino Perez ha escluso che il Madrid lo stia cercando: «È un profilo di giocatore che non ci interessa e Benitez non saprebbe dove metterlo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.