Serie A contro Bundesliga, ovvero quando l'antipasto dice già tutto. La Supercoppa italiana si è disputata a Shanghai su un campo di patate con riprese stile tv bulgara anni 70, quella tedesca a Berlino in uno stadio splendido all'interno di una confezione impeccabile. Poi arriva il resto, ovvero i numeri, implacabili nel tratteggiare l'abisso che separa il nostro calcio dal loro. Nella stagione 13/14 la Bundesliga ha realizzato un fatturato di 2.45 miliardi di euro, registrando un incremento – il decimo consecutivo – del 12.9% rispetto all'annata precedente. 13 club su 18 hanno chiuso con i bilanci in attivo, soprattutto grazie al costo del personale (giocatori, tecnici, staff), che incide sul bilancio per una quota media pari al 36.8%, quando nei top campionati europei tale voce si attesta al di sopra del 65%. Ma la vera marcia in più della Bundesliga riguarda gli spettatori, la cui media nel 13/14 si è attestata a 42.609, distaccando la Premier League di 6mila unità, la Liga di 15mila, la Serie A di 19mila.
Nel mondo solo la NFL, il campionato USA di football americano, vanta numeri superiori. Un circolo virtuoso completato dagli investimenti, che solo per il settore giovanile hanno visto la spesa crescere nel 2014 fino a 120,2 milioni di euro, portando a 940 milioni i soldi complessivamente spesi dalle società di Bundesliga nei rispettivi vivai dal 2002 a oggi. Numeri imponenti, anche perché ottenuti senza la droga dei diritti televisivi come avviene in Premier League, dove per il triennio 2016-19 i club si divideranno la cifra monstre di 6.9 miliardi di euro, contro i 2.5 delle società tedesche. Con il nuovo contratto insomma una retrocessa nel Championship, la B inglese, metterà comunque in cassa 133 milioni contro i 36 che attualmente incamera il Bayern Monaco. Per questo motivo un giocatore appena discreto come il brasiliano Firmino è diventato il trasferimento-record nella storia della Bundesliga, passando dall'Hoffenheim al Liverpool per 41 milioni. Ma la stagione numero 53 del campionato tedesco, che prenderà il via stasera con un classico quale Bayern Monaco-Amburgo (ovvero il club più titolato contro l'unico ad essere sempre stato presente in tutte le edizioni), sarà quella della svolta global, alla luce della partnership instaurata con Fox Sports, che porterà la Bundesliga in 80 Paesi nelle case di oltre 300 milioni di spettatori (dir. Fox stasera alle 20,30 su Sky canale 112).
Perché non si vive di solo Bayern Monaco, come dichiarato dal CEO della Lega Calcio tedesca (DFL) Christian Seifert. «I bavaresi, che hanno appena inaugurato una sede a New York e sono reduci da un tour in Cina, sono attualmente l'unico club tedesco di respiro mondiale, ma altri dovranno seguire il loro esempio ed aprirsi ai nuovi mercati». Nel frattempo, cercasi avversari per il Bayern di Guardiola che dice «mi piacerebbe vincere di nuovo la Bundesliga perché nessun club qui è riuscito a conquistare il titolo per quattro anni di fila». Guardiola che si è rinforzato con Vidal (secondo Lothar Matthäus «l'uomo giusto per far salire il Bayern di un ulteriore livello e portarlo dritto alla Champions») e Douglas Costa.
Ci proverà soprattutto il Wolfsburg, già vittorioso (ai rigori) contro in bavaresi in Supercoppa, ma deve difendere la stella De Bruyne dalle sirene inglesi. Un gradino più sotto il Borussia Dortmund-post Klopp di Tuchel, il Bayer Leverkusen del maestro dell'offensivefußball Schimdt e il Borussia Monchengladbach di Hazard jr.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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