Busquets ridà colore alla Roja sbiadita

Nonostante la manita, zero gol per Morata. E il portiere slovacco schiaccia... nella sua rete

Busquets ridà colore alla Roja sbiadita

Tutto troppo facile per la Spagna, che travolge la modesta Slovacchia (5-0) e da seconda del gruppo E affronterà lunedì la Croazia in uno dei più nobili dentro-o-fuori previsti dagli ottavi di finale. Morata non segna nemmeno quando la sua squadra fa 5 gol e sbaglia addirittura un rigore, il secondo consecutivo della Roja. Sarebbe stata una passeggiata fin dai primi minuti e invece Luis Enrique deve aspettare mezz'ora per il primo gol e la discesa che conduce all'eliminazione diretta.

Rispetto alle prime scialbe partite, la differenza la fa certamente il rientro di Busquets. Fresco reduce dal Covid e all'esordio nell'Europeo, il capitano sembrerebbe non brillare, perché le sue trame sono orli e non ricami, ma non è certo un caso che col metronomo titolare in campo, tutta la squadra acquisti geometrie e sincronismi.

Per la terza volta in 3 partite, Luis Enrique gioca contro un avversario chiuso a riccio, brutto da vedere e con poco talento. La Slovacchia è un'accozzaglia di glorie più o meno vecchie (da Hamsik a Kucka) in cui anche Skriniar finisce per affondare molto presto. Disastroso il portiere Dubravka, che firma la parata sul rigore di Morata, ma poi si fa gol da solo, smanacciando in porta come un giocatore di volley (scarso, ovviamente), prologo a uscite acchiappa-farfalle anziché palloni, sui quali attaccanti e difensori spagnoli vanno a nozze.

Forte della vittoria all'esordio contro la Polonia (anche per questo, la delusione più grande del torneo), la Slovacchia avrebbe potuto andare avanti anche perdendo, ma non è stata capace di contenere il passivo nei limiti della dignità. È l'ultima delle terze, giusto che torni a casa, così com'è giusto che la Spagna torni a coltivare ambizioni importanti. Sanabria ha fatto un gol, ne ha generato un altro con la traversa che ha indotto all'errore Dubravka e servito l'assist per il tacco vincente di Ferran Torres: credenziali che dopo il contestato inizio del torneo in panchina, gli varranno la conferma contro la Croazia, perché a questo punto Luis Enrique non potrà più ignorarlo.

Il problema della Spagna è un centravanti che non segna o segna poco (Morata) e la mancanza di alternative, che finora hanno obbligato il ct a difenderlo e confermarlo.

Se però a segnare pensano gli altri, addirittura chi entra dalla panchina e fa gol al primo tocco (Ferran Torres) o al primo tocco provoca l'autogol avversario (Pau Torres per Kucka) la Final Four di Londra può non essere utopia. Oltre, pare davvero troppo.

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